La Russia ha lanciato nella notte una nuova ondata di attacchi aerei su vasta scala contro l’Ucraina, colpendo diverse città in tutto il Paese. Secondo quanto riferito dal Kyiv Independent, le sirene antiaeree sono risuonate anche nelle regioni occidentali, lontane dalla linea del fronte, mentre l’aeronautica ucraina aveva già segnalato in serata il decollo di bombardieri e droni russi diretti verso obiettivi multipli.

Esplosioni sono state segnalate a Zaporizhzhia, Leopoli, Ivano-Frankivsk, nella regione di Cherkasy e anche a Kiev, secondo quanto riportato da Rbk-Ucraina. Il governatore di Cherkasy ha parlato di almeno tre feriti e danni a infrastrutture civili. Altri danni sono stati riportati in diverse aree colpite. In risposta agli attacchi nella parte occidentale del Paese, al confine con la Polonia, le forze armate polacche hanno attivato la difesa aerea e fatto decollare caccia da intercettazione.

Un pilota ucraino è rimasto ucciso dopo che il suo caccia F-16 è stato colpito durante un’operazione di difesa, ha poi riferito l’aeronautica militare ucraina in un comunicato. Il tenente colonnello 32 enne è riuscito ad abbattere sette bersagli prima che il suo aereo venisse colpito. Ha tentato di allontanare il velivolo da zone abitate, ma non è riuscito a lanciarsi in tempo.

"Purtroppo abbiamo subito un’altra dolorosa perdita", si legge nella nota. Secondo l’aeronautica, la Russia ha lanciato nella notte oltre 500 tra droni e missili contro il territorio ucraino, provocando feriti e gravi danni. La perdita di un pilota formato in Occidente su un F-16 – aerei finora raramente abbattuti – rappresenta un colpo significativo per le forze armate di Kiev.

Ieri il ministero della Difesa russo ha intanto annunciato la conquista della località di Chervona Zirka, situata nell’ovest della regione ucraina di Donetsk, e nuovi progressi militari tra i fiumi Volchia e Mokrie Yali. Secondo quanto riferito dall’agenzia russa Tass, le truppe del gruppo militare Vostok avrebbero inoltre preso il controllo di altre cinque località nel corso dell’ultima settimana.

"Il territorio compreso tra i fiumi Volchia e Mokrie Yali è ora completamente sotto il controllo del gruppo Vostok", ha dichiarato Mosca, aggiungendo che le operazioni sono state condotte da unità aviotrasportate della 36ª Brigata Motorizzata dopo l’occupazione di Zaporoye e un attacco lampo su Yalta. I comandi russi parlano di "liberazione" delle aree, termine usato regolarmente da Mosca per descrivere l’avanzata nei territori ucraini.

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Zelensky: «Mosca non si fermerà»

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha lanciato quindi un nuovo appello all’Occidente dopo una delle notti più dure per il Paese dall’inizio della guerra. In un post pubblicato su X, ha denunciato che «quasi per tutta la notte, in tutta l’Ucraina sono risuonate le sirene antiaeree: 477 droni erano nei nostri cieli, per lo più Shahed russo-iraniani, insieme a 60 missili di vario tipo». Tra gli obiettivi colpiti, anche un edificio residenziale a Smila, dove è rimasto ferito un bambino.

«Purtroppo, mentre respingeva l’attacco, il nostro pilota di F-16 Maksym Ustymenko è morto. Le mie condoglianze alla sua famiglia e ai suoi fratelli d’armi», ha scritto ancora Zelensky, lodando «l’eroico lavoro dell’aviazione ucraina che protegge i nostri cieli». Ha inoltre disposto un’indagine per chiarire le circostanze della sua morte.

Zelensky ha quindi accusato la Russia di voler «colpire tutto ciò che sostiene la vita» e ha avvertito che «Mosca non si fermerà finché avrà la possibilità di lanciare attacchi massicci». Solo nell’ultima settimana, ha detto, ci sono stati «più di 114 missili, oltre 1.270 droni e quasi 1.100 bombe plananti».

Per questo ha chiesto più sistemi di difesa: «L’Ucraina deve rafforzare la propria difesa aerea: è ciò che meglio protegge le vite. Si tratta di sistemi americani che siamo pronti ad acquistare. Contiamo sulla leadership, sulla volontà politica e sul sostegno degli Stati Uniti, dell’Europa e di tutti i nostri partner».