Terrorismo

Membro dell’Isis arrestato in aeroporto a Roma: s’indaga su quale fosse la sua meta in Italia

Si tratta di un 32nne del Tagikistan colpito da mandato di arresto internazionale. Sequestrato il cellulare e duemila euro in contanti. Il ministro Piantedosi: «Risultato importante»

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di Redazione Cronaca
8 aprile 2024
17:58

La Polizia ha arrestato questa mattina lkhomi Sayrakhmonzoda, 32 anni, cittadino del Tagikistan colpito da mandato di arresto internazionale a fini estradizionali «per essersi arruolato nelle fila dello stato islamico ed essere andato in Siria a combattere nel 2014». Il 32enne risulta essere membro attivo dell'organizzazione terroristica Isis. Il latitante, caratterizzato da numerosi alias con nazionalità e date di nascita diverse, in particolare degli stati Uzbekistan, Kirghizistan e Ucraina, è atterrato all’aeroporto di Fiumicino con volo proveniente da Eindhoven (Paesi Bassi) alle ore 11.45.

Al 32enne è stato sequestrato il telefonino cellulare e duemila euro in contanti. Non risulta che l'uomo fosse di passaggio allo scalo romano diretto verso un altro Paese. Gli investigatori, anche attraverso l'analisi del telefonino, puntano ora a capire quale fosse la sua meta in Italia e quali i suoi eventuali contatti da incontrare.


L’operazione, svolta dalla Digos capitolina con il coordinamento della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione e il contributo della Polizia di Frontiera di Fiumicino, si inquadra in un più ampio scenario di attività preventive a largo raggio condotte dalla Polizia e dalla Digos di Roma, in considerazione della estrema delicatezza dell’attuale scenario internazionale.

«L'arresto di un cittadino del Tagikistan avvenuto oggi grazie all'attività della Polizia di Stato rappresenta un risultato molto importante, il frutto dell'efficace attività di prevenzione svolta dai nostri apparati sul territorio nazionale per contrastare la minaccia terroristica». Lo dichiara il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi. È la conferma, spiega Piantedosi, della «proficua cooperazione con le Forze di polizia di altri Paesi. Con i nostri partner internazionali, infatti, esiste una costante condivisione sia del patrimonio informativo sia delle strategie operative per fronteggiare efficacemente i profili di rischio». Il titolare del Viminale ha espresso l'apprezzamento per l'importante operazione al capo della Polizia, Vittorio Pisani, pregandolo di estenderlo al personale della Polizia di prevenzione, della Polizia di frontiera di Fiumicino e della Digos della questura di Roma.

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