La catastrofe

Turchia, arrestati più di cento costruttori di edifici crollati nel terremoto. L’Onu: i morti potrebbero essere 50mila

Oltre 25mila vittime accertate sino a questo momento. Un bambino di sette mesi è stato tratto in salvo nel distretto di Antakya, dopo essere rimasto intrappolato tra le macerie per 140 ore. I soccorsi continuano senza sosta

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di Redazione
12 febbraio 2023
09:09
I soccorsi in Turchia
I soccorsi in Turchia

Le autorità turche hanno arrestato ieri più di 100 costruttori edili nelle 10 province colpite dal terremoto di lunedì scorso: si tratta di persone legate ad alcuni degli edifici crollati, sospettate di avere violato le normative edilizie del Paese. Lo riporta l'agenzia di stampa Anadolu.

Il ministero della Giustizia, infatti, ha autorizzato quasi 150 procure locali a istituire «unità investigative sui crimini legati al terremoto»: i procuratori potranno avviare cause penali contro tutti i «costruttori e i responsabili» del crollo degli edifici che non rispettavano i codici esistenti, introdotti dopo un disastro simile nel 1999. Uno di questi imprenditori è Mehmet Yasar Coskun, responsabile della costruzione di un condominio di lusso di 12 piani con 250 appartamenti nella provincia di Hatay che è stato raso al suolo dal terremoto. L'uomo è stato arrestato venerdì scorso all'aeroporto di Istanbul mentre cercava di lasciare il Paese per andare in Montenegro, ha riferito Anadolu. I procuratori di Istanbul ne hanno ordinato l'arresto dopo aver scoperto i suoi piani di volo. 


Il bilancio delle vittime

Oltre 25mila le vittime accertate dello sciame sismico che ha colpito la regione tra Turchia e Siria, ma secondo l'Onu potrebbero essere almeno il doppio arrivando a superare la soglia di 50mila morti, definendo la catastrofe "il peggior disastro degli ultimi 100 anni registrato nell'area". Oltre 22 mila persone sono morte solo in Turchia.

I soccorsi

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan  rende noto che le persone impegnate nei soccorsi sono 160 mila. Le operazioni procedono senza sosta, ma le speranze di trovare sopravvissuti tra le macerie si affievolisce sempre più al passare delle ore. Un bambino di sette mesi è stato tratto in salvo nel distretto di Antakya, nella provincia meridionale turca di Hatay, dopo essere rimasto intrappolato tra le macerie per 140 ore. Lo riporta l'agenzia di stampa statale turca Anadolu. Nel distretto di Nizip della stessa provincia, una ragazzina di cui non è stata resa nota l'età è stata estratta dalle macerie 146 ore dopo il terremoto. Sempre nella provincia di Hatay, nel distretto di Antakya, un uomo di 35 anni è stato tratto in salvo da squadre di soccorso turche e romene dopo 149 ore.

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