Il pacchetto approvato dai 27 va a colpire l’export di gas naturale e limita la libertà di movimento dei diplomatici di Mosca nei Paesi europei: «Sempre più difficile finanziare la guerra»
Tutti gli articoli di Italia Mondo
PHOTO
Via libera formale dei 27 Ue al diciannovesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia. La procedura scritta, a quanto si apprende dalla presidenza danese dell'Ue, si è conclusa senza alcuna obiezione.
Le nuove sanzioni vanno a colpire l'export di Gnl (gas naturale liquefatto) russo, fulcro delle nuove misure Ue.
Nel pacchetto anche un meccanismo che limita la libertà di movimento dei diplomatici russi di stanza nei Paesi Ue. «Oggi è un grande giorno per l'Europa e per l'Ucraina. L'impatto delle sanzioni sarà concreto», ha sottolineato il ministro degli Esteri danese Lars Lokke Rasmussen.
«Abbiamo appena adottato il nostro 19/mo pacchetto di sanzioni: prende di mira, tra gli altri, le banche russe, gli scambi di criptovalute, entità in India e Cina. L'Ue sta limitando i movimenti dei diplomatici russi per contrastare i tentativi di destabilizzazione. Per Putin è sempre più difficile finanziare questa guerra». Lo afferma l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas.
Trump cancella l’incontro con Putin
«Ho cancellato l'incontro con Putin, non saremmo arrivati dove volevo arrivare», ha detto Donald Trump in un bilaterale con il segretario generale della Nato nello Studio Ovale, per poi aggiungere: «Lo incontrerò in futuro».
Sulla Russia anche la scure delle sanzioni americane: annunciate misure contro i giganti energetici di Mosca Rosneft e Lukoil, l’amministrazione Trump punta il dito contro «il rifiuto di Vladimir Putin di mettere fine a una guerra senza senso».
Il tycoon ha affermato che «era il momento giusto di rispondere alle richieste di Kiev e dei suoi alleati occidentali con un pacchetto di sanzioni «tra le più ingenti che abbiamo mai imposto alla Russia», come ha specificato il segretario al Tesoro Usa Scott Bessent.