Il progetto nasce con l’intento di sensibilizzare alla tutela, al restauro e alla valorizzazione degli organi storici calabresi, strumenti preziosi che spesso giacciono silenziosi nelle chiese e nei santuari della regione
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Due serate imperdibili all’insegna della grande musica organistica proseguono il viaggio sulle sonorità della prima edizione del “Festival organistico calabrese”, promosso dall’Istituto di bibliografia musicale calabrese (Ibimus calabrese) con la direzione artistica del maestro Riccardo Pugliese.
Il doppio appuntamento si terrà nella suggestiva cornice della Basilica Minore di San Giuliano a Castrovillari, con l’obiettivo di valorizzare e far conoscere il patrimonio organario della Calabria, attraverso concerti di altissimo livello artistico.
Primo appuntamento: martedì 2 settembre ore 21.00
Sarà il maestro Alessandro Saraceni, organista di fama e figura di riferimento nel panorama musicale calabrese, ad aprire la rassegna con un concerto sull’organo Zanin opus 934 (2001).
Il programma abbraccia un ampio repertorio che spazia dal barocco al romanticismo, con musiche di José Elias, Baldassarre Galuppi, Antonio Vivaldi, Domenico Zipoli, Johann Sebastian Bach, Marco Enrico Bossi.
Alessandro Saraceni è organista titolare della Basilica di San Giuliano, della Madonna del Castello e del Coro Diocesano “Mons. Giuseppe Campana”. Fondatore e presidente dell’Associazione Culturale Organistica della Calabria “Fra’ Daniele da Castrovillari”, è anche docente, compositore, trascrittore, progettista di organi a canne e autore di numerose pubblicazioni musicologiche. Vanta collaborazioni con importanti realtà ecclesiastiche, concerti in Italia e all’estero, e riconoscimenti per la sua attività musicale e artistica.
Secondo appuntamento: mercoledì 3 settembre ore 21.00
Il secondo concerto sarà affidato alla talentuosa organista Laura Sarubbi, che proporrà un affascinante viaggio sonoro con brani di Johann Gottfried Müthel, Johann Sebastian Bach, Felix Mendelssohn, Filippo Capocci, Pietro Alessandro Yon e Max Reger.
Laura Sarubbi, diplomata in Pianoforte e Clavicembalo, ha completato brillantemente gli studi in Organo e Maestro Collaboratore. Ha al suo attivo un’intensa attività concertistica in Italia e in Europa, nonché esperienze come pianista collaboratore in ambito lirico e operistico. È attiva anche nel restauro e progettazione di organi, nella ricerca filologica e nell’organizzazione di rassegne musicali, tra cui il prestigioso “Festival Organistico Internazionale al Pantheon” di Roma.
L’evento a Parghelia
Bilancio positivo per l’evento al Santuario di Santa Maria di Portosalvo a Parghelia (Vibo), gremito di pubblico per l’occasione. Protagonisti della serata il maestro Diego Ventura all’organo della Bottega Organaria Pronesti (2017) e il soprano Antonietta Pisano, che hanno offerto al pubblico un programma ricco e suggestivo, accolto con entusiasmo e calore. Dopo i saluti iniziali dell’arciprete Mons. Giuseppe Florio, ha preso la parola il presidente dell’Ibimus Calabrese, Annunziato Pugliese, che ha illustrato le finalità e l’impegno dell’Istituto di Bibliografia musicale calabrese nella tutela e valorizzazione del patrimonio musicale della regione. Successivamente, il direttore artistico del festival, Riccardo Pugliese, ha introdotto la rassegna e presentato il programma della serata. L’esibizione dei due artisti ha conquistato il numeroso pubblico presente, che ha seguito con attenzione e partecipazione ogni brano, tributando lunghi applausi. A conclusione del concerto, tra insistenti richieste, Ventura e Pisano hanno concesso un bis di rara intensità: una toccante esecuzione dell’Ave Maria di Caccini (di V. Vavilov, 1925-1973), che ha suggellato nel migliore dei modi una serata di grande musica e profonda suggestione!
Il Festival: tra musica, cultura e tutela del patrimonio
Il Festival organistico calabrese nasce con l’intento di sensibilizzare alla tutela, al restauro e alla valorizzazione degli organi storici calabresi, strumenti preziosi che spesso giacciono silenziosi nelle chiese e nei santuari della regione.
Un’iniziativa culturale ambiziosa e necessaria, che unisce l’emozione del concerto alla scoperta di un patrimonio artistico e spirituale ancora poco noto.
Il progetto è realizzato con il sostegno della Direzione generale educazione, ricerca e istituti culturali del Mic. Tutti i concerti sono ad ingresso gratuito, per favorire la massima partecipazione e rendere accessibile a tutti la bellezza senza tempo dell’organo a canne.