Grazie all'impegno degli agricoltori locali, la cooperativa “Il frutto” sta cercando di farsi spazio sui mercati nazionali. Intanto a dicembre rappresenterà la Calabria al Castanea Expo di Firenze
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È nata nel 2023 la cooperativa “Il frutto” con lo scopo di valorizzare le castagne del Basso Ionio Catanzarese, con base a Davoli, e contrastare l’abbandono dei terreni, grazie all'impegno degli agricoltori locali: «Per adesso ci stiamo limitando a raccogliere le castagne degli agricoltori, questi le conferiscono alla cooperativa e noi troviamo il migliore offerente sul mercato» – spiega il presidente Saverio Sinopoli. Un'impresa che sta dando i suoi risultati con numeri in crescita: «Lo scorso anno abbiamo raccolto 320 quintali, quest'anno 500. La nostra attività abbraccia i comuni di Davoli, San Sostene, Satriano, Sant'Andrea e anche alcuni paesi più lontani, perchè vedono l'opportunità».
La Calabria sarà presente alla fiera di Firenze
Intanto dal 12 al 14 dicembre la cooperativa calabrese sarà presente a Firenze a Castanea Expo 2025, il primo evento nazionale dedicato alla castanicoltura italiana «grazie anche alla Regione Calabria e all'Arsac che si sono mobilitati. Sicuramente sarà un'occasione per incontrare tantissima gente, abbiamo già dei contatti, e speriamo di cogliere il meglio da questa opportunità per capire cosa si può ancora fare con il prodotto castagna».
Prospettive future
Dunque oggi coltivare di nuovo è possibile e sostenibile, e i tempi per il presidente della cooperativa sono maturi per guardare oltre, auspicabilmente con il supporto delle istituzioni che fino ad ora non è mancato. «Abbiamo già l'attenzione del Comune di Davoli, del Gal e speriamo che in futuro ci sia un sostegno in più. Noi vogliamo dare seguito allo sviluppo della cooperativa, attrezzarci meglio, fare un minimo di lavorazione - spiega Sinopoli -. Al momento lavoriamo solo con aziende calabresi ma vorremmo superare i nostri confini e fare esperienze un pò più importanti vendendo anche all'esterno. Per fare tutto questo abbiamo bisogno di un minimo di attrezzature ma soprattutto di un capannone dove poter lavorare le castagne. Quindi invito sia il Gal, sia l'Amministrazione Comunale sia la Regione a sostenerci e farci partecipare a qualche bando finalizzato proprio a questo, in modo da strutturare la cooperativa e far lavorare anche dei giovani. Speriamo che la Regione capisca l'importanza e l'economia che gira intorno al prodotto castagna».


