La Calabria della pizza è in movimento e continua a raccontarsi attraverso il viaggio itinerante “Forno Libero”, ideato dal pizzaiolo rendese Lorenzo Fortuna. Dopo aver toccato varie realtà del territorio, il progetto approda a Tropea il 3 ottobre, nella suggestiva cornice del Porto Turistico, ospite di Kalavrì, il primo format interamente dedicato alla pizza in pala gourmet nato dall’intuizione di Camillo Crivaro e Andrea Muraca.

L’esperienza non si ferma qui: il 23 ottobre sarà la volta del viaggio di ritorno, quando Fortuna accoglierà nel suo locale di Rende il maestro pizzaiolo Michele Intrieri, consulente e ricercatore di Kalavrì. Due appuntamenti, due forni, due visioni gastronomiche che si incontrano, si contaminano e danno vita a un racconto condiviso fatto di impasti, sapori e territorio.

Il format: pizza come dialogo e scambio

«Forno Libero – spiega Fortuna – è nato per dare la possibilità a chi ama la pizza di conoscere i pizzaioli calabresi, i loro impasti, i prodotti che scelgono. È un modo per aprire le porte dei forni e far viaggiare idee, persone e sapori».

Il sottotitolo del progetto è chiaro: “Un format-evento in due atti”. Ogni tappa prevede un doppio appuntamento: nella prima serata, Fortuna porta le sue pizze nella pizzeria del collega ospitante; nella seconda, il collega ricambia la visita a Rende. In entrambe le occasioni il lavoro è a quattro mani, con la creazione di pizze nuove, pensate ad hoc per la serata.

Un esperimento che diventa anche un messaggio: la pizza non come gesto individuale, ma come azione collettiva, scambio di competenze e valorizzazione della pluralità di ingredienti e linguaggi che attraversano la Calabria da nord a sud.

Il debutto a Tropea: il menu del 3 ottobre

Kalavrì, definito dai suoi fondatori più che una pizzeria una “destinazione gastronomica”, ospiterà il primo atto di questo nuovo capitolo di Forno Libero.

Il percorso degustazione ideato da Fortuna inizierà con un pan brioche multicereali farcito con datterini gialli e rossi, chips di zucchine, stracciatella e tartufo del Pollino. Seguiranno proposte che giocano sulla doppia cottura e sull’uso creativo degli impasti: dal trancio fritto-forno con fior di latte e grana alla focaccia al Magliocco, con porcini, pancetta di suino nero e caciocavallo silano affumicato.

Tra le creazioni più attese, il trancio al carbone vegetale con la “Trupiana” – topping a base di tonno a bassa temperatura e cipolla di Tropea caramellata – e la “Mammolese” di Kalavrì, con baccalà, cicoria e olive nere.

Non mancheranno i cavalli di battaglia di Fortuna, come la “Non solo formaggi”, pizza con bordo ripieno al bergamotto e centro ricco di gorgonzola, pera, miele, noci e cioccolato fondente, e il dessert-pizza “Ricordo del mio Panettone”, che unisce ricotta, arancia candita e cremoso al cioccolato.

Il ritorno a Rende: Intrieri e la pizza in pala al farro

Il secondo appuntamento, il 23 ottobre a Rende, avrà come protagonista Michele Intrieri, pizzaiolo e consulente gastronomico che ha studiato un impasto speciale al farro (40 ore di maturazione) per la pizza in pala di Kalavrì.

La sua degustazione si aprirà con un arancino mini alla ’nduja e proseguirà con una serie di pizze che raccontano la Calabria in chiave contemporanea: la “Saracena”, con porro, nocciole, pecorino e tartufo; la “Kalavrì”, con ’nduja di Spilinga, pomodorino giallo e basilico; la “Viola”, con salsiccia calabrese, cavolo viola e robiola di capra.

Spazio anche alla “Focaccia Nera di Kala”, a base di avena, segale e semi, farcita con pancetta di maialino nero, caciocavallo di Cimina e cicoria. Gran finale con “I due pomodori”, che esalta varietà locali e condimenti tipici, e con la parte dolce affidata ai celebri panettoni artigianali di Fortuna.

Calabria protagonista

“Forno Libero” si conferma così molto più di un evento gastronomico: è un viaggio culturale che intreccia sapori, paesaggi e persone.

La scelta delle location non è casuale: Tropea, perla della Costa degli Dei, e Rende, cuore pulsante della scena gastronomica cosentina, diventano palcoscenici di un racconto che mette al centro la Calabria come terra di sperimentazione e talento.

Il forno è libero, come recita il claim del progetto. E il viaggio, iniziato mesi fa, è destinato a proseguire.