Francesco Rodilosso, un giovane di Cassano che si sposta, lascia il suo paese, lascia la famiglia, parte per una passione che poi diventa un'attività vera e propria. Abbiamo voluto raggiungere direttamente Francesco, un incontro informale per conoscere il personaggio e scoprirne i passaggi che hanno marcato il sogno di un ragazzo capace di realizzarsi lontano da casa: «Esatto, Create Danza è la compagnia di danza nata nel 2017. La volontà di creare questa compagnia è per poter dare un'opportunità a ragazzi del territorio, di poter avere un nido artistico dove far riferimento, un nido artistico al quale poter far riferimento.»

Il partire nasce a malincuore, il tentar fortuna altrove è una costrizione per realizzare il sogno, il proprio: «È una terra sicuramente più svantaggiata di altre – riferendosi alla Calabria - ma ha anche tantissime risorse sia a livello paesaggistico naturalistico ma anche talenti che questa terra partorisce e alleva nel corso degli anni in diversi ambiti. Sono molto orgoglioso di essere calabrese e cassanese – dice ai microfoni del nostro network - lo dimostra anche la mia attività sui social dove pubblico continuamente riferimenti alla mia terra per diffondere l'opportunità di poter dare con Create Danza uno spazio artistico è una possibilità a persone che non possono partire o magari che non vogliono partire.»

Una partenza non è mai facile, si sa sempre cosa si lascia e difficilmente quello che si troverà: «Le persone fuori partono con un pregiudizio soprattutto quando si parla di sud e di Calabria però non è sempre così – continua il racconto di Rodilosso – ma devo essere sincero, non ho avuto particolari pregiudizi da questo punto di vista, ho sempre avuto delle bellissime opportunità, ho conosciuto bellissime persone sia al nord, a Milano dove vivo, ma anche all'estero. È un contesto molto personale, questo tipo di approccio alle cose, queste difficoltà che molti raccontano, le discriminazioni nord e sud. Non metto in dubbio che ci siano, però dipende anche molto dalla persona, come si pone la persona alle cose, al lavoro, alle relazioni. È veramente molto molto personale secondo me.»

L'amministrazione comunale di Cassano All’ionio conferisce una benemerenza civica quale riconoscimento delle attività dell’artista che è colto di sorpresa per l’attenzione: «Appena mi è stato comunicato - continua a raccontarci Francesco - c'è stata una sensazione di grandissimo stupore perché non pensavo che l'attività che io svolgo giornalmente legata al mondo della danza potesse essere di così grande impatto e con una percezione così alta. Quando mi è stata data questa notizia è un po' come dire la sensazione, “ma sei sicuro, proprio a me la vuoi dare?”. E questo un po' per dire, perché ovviamente non mi sento nessuno, mi sento una persona normalissima che fa il suo lavoro e che fa quello che mi piace fare e mi sento estremamente privilegiato e onorato di questo riconoscimento. 

Soprattutto – manifestando l’umiltà e il senso di condivisione che lo contraddistingue - mi dà anche una responsabilità, in particolar modo per le generazioni future, perché avere un titolo del genere è anche dover portare alta, lasciatemi dire, una bandiera e testimoniare quello che comunque faccio in maniera, quanto più possibile, eccellente, bella e sana.
Spero solo che la mia storia possa essere un esempio, anche per solo una ragazza o un ragazzo più piccoli di me, che possa essere un riferimento, magari per ragazzi o ragazze. Da piccoli, siamo stati tutti piccoli, non sempre abbiamo le idee chiare, anzi è molto raro avere le idee chiare in età infantile, in età adolescenziale. Se posso essere un riferimento per dei ragazzi, delle ragazze di Cassano, in ambito artistico, in ambito ballettistico, sia dal punto di vista artistico ma anche personale, per me è già una grandissima vittoria.»

Un’idea chiara per il futuro che, in quello prossimo, lo vedrà impegnato in una tournee che coinvolge la Calabria oltre che il Paese varcando anche i confini nazionali.

Una partenza, un realizzarsi nel proprio sogno che però non allontana l’appartenenza, orgoglioso delle proprie radici e della famiglia: «Dedico questo riconoscimento a mia madre, perché, insieme a mio padre, sono stati i pilastri principali della mia educazione. Quello che sono oggi, quello che sarò domani, è sicuramente anche merito dell'educazione che ho ricevuto, degli esempi. Le persone diventano quel che diventano anche per le esperienze che fanno, per il posto in cui nascono e per le esperienze che maturano viaggiando. Mia madre è stata il pilastro della mia vita e dedico a lei questo premio, questo riconoscimento.»

Avevamo cercato di avvicinare l’artista, torniamo a casa dopo aver conosciuto l’uomo, Francesco Rodilosso.