La libertà di stampa in Italia arretra, crudelmente e in silenzio. Giornalisti sotto scorta, minacce e sorveglianze nascoste, contrassegnano una democrazia che smette di vigilare su se stessa. La questione stampa è sotto assedio, ma anzitutto lo è il diritto dei cittadini a sapere. Lo stato di salute delle democrazie si misura anche attraverso la libertà di stampa. Quando trema l’intero corpo giornalistico, si frantuma anche la delicata struttura dei diritti, di tutti. Nel nostro Paese sta suonando negli ultimi anni un campanello d’allarme che bisogna ascoltare.

Un disgelo simbolico democratico, ma anche sostanziale. Minacce, intimidazioni, querele ardimentose, un clima politico sempre più nemico nei confronti della libertà d’informazione. Cronisti sotto scorta; molti altri lavorano delegittimati, sotto pressione, frenati, allontanati.

Il giornalismo, per sua natura, è un presidio di verità, spesso complesse. Chi indaga su criminalità organizzata, corruzione, malaffare o abusi del potere, si trova esposto a pericoli reali. Offese, diffamazioni online, vere e proprie azioni di piantonamento e controllo. Intercettazioni arbitrarie, dossieraggi, sistemi di spionaggio utilizzati contro giornalisti impegnati su temi sensibili. È la normalizzazione della sorveglianza in un contesto democratico: un ossimoro che dovrebbe stimolare vergogna, e contrariamente cade nel disinteresse.

Chi paga tutto questo? Il diritto dei cittadini a essere informati. La libertà di stampa deve essere un bene comune della democrazia. “Ogni individuo ha il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero, oralmente, per iscritto o con qualsiasi altro mezzo di comunicazione” (art. 21 della Costituzione Italiana).


Quando si riduce l’orizzonte della libertà, si abbassa il livello della consapevolezza collettiva ed è la sovranità popolare stessa a perdere. È tempo di riaccendere la libertà di stampa, difendendola con audacia, assistita con leggi eque, sostenuta da una cittadinanza attenta. La trasparenza è l’anima stessa della nostra Repubblica e la democrazia deve proteggere i diritti umani fondamentali di tutti i cittadini.