Nel dolore continuo dei conflitti che scuotono la nostra epoca, il mondo piange sotto il peso della cattiveria. La parola pace sembra sperduta come un frammento di un linguaggio antico, ormai dimenticato. Eppure, essa resiste - umile e luminosa - come un bocciolo che attende di fiorire. La pace è una visione, un atto spirituale, un’opera che deve scolpire i nostri cuori. “Non c’è strada per la pace: la pace è la strada”, scrisse Mahatma Gandhi, profeta disarmato del Novecento, la cui voce - oggi più che mai - dovrebbe risuonare tra i corridoi sordi della politica.

Il poeta libanese Khalil Gibran, nella sua Sabbia e spuma, ci lascia un’immagine struggente: “Quando l’amore vi chiama, seguitelo, benché le sue vie siano ardue e scoscese”. Così è la pace. Essa nasce dove c’è amore autentico per l’altro, senza disprezzo, senza strategia. Perché la libertà e la pace sono sorelle indivisibili.

La pace appartiene a chi sa guardare lontano, a chi coltiva silenzi fertili, a chi sceglie di essere presenza vigile nel tempo. È gesto lento, pensiero lucido, volontà che si rinnova ogni giorno. In una società globalizzata che divaga, essa resta la forma più alta di fedeltà alla vita. E forse, proprio adesso, possiamo imparare a riconoscerla come fondamento. Come la misura più vera di ciò che siamo capaci di diventare - riconoscere la vera materia della pace: il pane sulla tavola, il volto amico, la possibilità di continuare a raccontarsi e abbracciarsi.

Adonis, voce siriana tra le più alte della poesia moderna, ha denunciato l’ingiustizia della guerra con parole che ardono di luce e sabbia. Le sue immagini evocano deserti attraversati da madri mute, e civiltà antiche che si sgretolano sotto l’indifferenza. Ma tra le macerie, la sua poesia invoca ancora un tempo nuovo, in cui la parola sia strumento di rinascita. La pace emerge come creazione collettiva, ove la cultura diventa cura e ponte tra identità divise.

"Pace ai volti che, soli, vanno nella solitudine del deserto,
all’oriente vestito d’erba e fuoco.
Pace alla terra lavata dal mare
al tuo amore, pace
"
ADONIS