Tante lingue, tradizioni, espressioni, per indicare un’unica grande dimensione: quella da cui tutto si origina. In una poesia il valore unico della maternità in mezzo all’orrore della guerra
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C’è un filo visibile agli occhi che unisce i passi di un uomo con la terra sulla quale vive, o meglio, esiste. Questo filo è chiamato madre. Tante lingue, tante tradizioni, tante espressioni, per indicare un’unica grande dimensione: quella materna. Tutto si origina nel grembo materno. La vita, l’aria, il movimento, il caldo, il freddo, la morte. Ogni cosa attraversa un grembo materno. Dopo molti secoli, però, tante madri sono private, a causa di diversi fattori (es. la guerra), del loro grembo, della loro maternità, dei loro figli.
In una breve poesia, tratta dal libro "Il loro grido è la mia voce. Poesie di Gaza", ho rivisto la forza, l’essenza, il valore unico dell’essere madre. Il potere curativo e vitale di una madre per il proprio figlio. Ogni figlio ha diritto, un diritto inviolabile, di vivere accanto al cuore della propria madre. Di ascoltare il suono di due battiti che vivono all’unisono. In questa poesia ho visto madri piangere che mordono la vita anche quando tutto sembra perduto, che resistono per sopravvivere al dramma di guerre laceranti. Perché, dopo il dramma, in guerra, è più difficile sopravvivere che morire.
In questa poesia ho visto le lacrime di una generazione che trema davanti alle bombe dopo essersi illusa che era tutto un brutto sogno. Un brutto sogno mai svanito.
Il testo della poesia:
Una madre a Gaza non dorme…
Ascolta il buio, ne controlla i margini, filtra i suoni uno ad uno per scegliere una storia che le si addica, per cullare i suoi bambini.
E dopo che tutti si sono addormentati, si erge come uno scudo di fronte alla morte.
Una madre a Gaza non piange. Raccoglie la paura, la rabbia e le preghiere nei suoi polmoni, e attende che finisca il rombo degli aerei, per liberare il respiro.
Una madre a Gaza non è come tutte le madri. Fa il pane con il sale fresco dei suoi occhi... e nutre la patria con i suoi figli.