«Avviene in tutta Italia, è uno sciopero che è stato dichiarato illegittimo, ma comunque sta dando la risposta di un Paese a un governo che non riesce a comprendere le vere ragioni di questa protesta». Così Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, a margine di un incontro a Villa San Giovanni a sostegno di Pasquale Tridico, candidato alla presidenza della Regione Calabria.

«Oggi ho affiancato tantissimi studenti, studentesse, addirittura qualcuno anche di 13/14 anni, altri più grandi, studenti universitari, ma manifestavano pacificamente la loro indignazione per quel che sta accadendo a Gaza e per il silenzio e l’inerzia del nostro governo. Soprattutto di fronte non solo a un genocidio, 20.000 bambini trucidati a Gaza, ma anche per come sono stati trattati i nostri connazionali, che sono stati prelevati, arrestati in modo illegale in acque internazionali, sono detenuti illegalmente», ha proseguito.

«Adesso abbiamo notizia che i nostri parlamentari sono in volo, ma lì ci sono tanti altri cittadini italiani detenuti illegalmente, definiti da Ben-Gvir terroristi. Allora di fronte a questo poi abbiamo invece il governo, dove ringraziamo i ministri che realmente si sono adoperati per difendere i nostri connazionali, però abbiamo anche un Presidente del Consiglio che sta giocando sporco perché è il primo agitatore delle piazze, perché sta provocando lo scontro per soffocare il confronto».

Poi l’affondo contro Meloni: «In questo momento il presidente del Consiglio si sta dimostrando il primo estremista perché evidentemente vuole lo scontro sociale, provoca con le sue affermazioni e dichiarazioni quasi per incitare alle reazioni e sperare forse di lucrare un qualche consenso politico da questa radicalizzazione. E allora io dico a tutti i manifestanti in tutta Italia, come qui a Reggio Calabria: non cadete in nessuna trappola perché la vostra protesta è pienamente legittima di fronte al silenzio inerte e complice del governo. Continuate a manifestare pacificamente, non cadete in provocazioni».

Sul rientro del senatore Grotti: «È in volo e sta per arrivare a Fiumicino. Sicuramente è provato, perché essere assalito in acque internazionali, a mani nude, senza nessun strumento offensivo, in una missione umanitaria, con soldati armati che ti arrivano equipaggiati di tutto punto, è un’esperienza davvero molto brutta. Però il suo pensiero è anche per tutti coloro che sono lì. Noi del Movimento 5 Stelle non vogliamo privilegi: il nostro pensiero va a tutti coloro che devono assolutamente tornare».

«Del Ponte sullo stretto, finora, solo una ferita di cemento»

Conte ha poi affrontato il tema del Ponte sullo Stretto: «Di questo ponte per adesso c’è una ferita di cemento, la variante di Cannitello, un ecomostro mai completato. E adesso c’è il rilancio da parte di un ministro che non riesce ad assicurare un treno in orario e che ha tolto 300 milioni destinati ai fondi di coesione per buttarli lì. Soldi che servono come il pane in questo territorio, l’ultima landa d’Europa con tante diseguaglianze».

«Sta lanciando questa idea del ponte dove la Corte dei Conti glielo sta bocciando in tutti i modi per carenze finanziarie, ambientali e progettuali. Hanno tolto al territorio lo strumento per arrivarci in alta velocità: 9 miliardi e 400 milioni sono spariti dal fondo complementare del Pnrr – ha continuato l’ex premier -. È chiaro che diventa necessario per una politica sana dire a tutti i calabresi che non devono pagare il bollo: se non hanno strade e infrastrutture dignitose, come può lo Stato chiedere il pagamento del bollo? Il bollo che Salvini ha ridotto per le macchine con i cavalli superiori a 180, ma è il mondo capovolto. Salvini favorisce quelli col superbollo, di fronte a un genocidio non si dice nulla, i nostri nazionali detenuti, e gli italiani, la povera gente, vengono mazzoliati».

«La Calabria ha bisogno di riscatto, qui c’è una sfida nazionale»

Infine, il riferimento diretto alla sfida regionale: «Questa è una terra che ha bisogno di risposte concrete, non di promesse vuote. Con Pasquale Tridico vogliamo costruire un’alternativa per la Calabria, per dare dignità a un territorio dimenticato e restituire ai calabresi servizi, diritti e prospettive. La Calabria ha bisogno di riscatto, qui c’è una sfida nazionale. Non possiamo più tollerare che i fondi vengano sottratti mentre qui mancano le infrastrutture di base. La Calabria merita rispetto e merita di essere protagonista del proprio futuro».