I dem criticano la strategia del presidente: «Si dimette per puro tornaconto elettorale, usando le istituzioni come un trampolino per la propria carriera»
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«La Calabria brucia e la Regione è ferma». È quanto afferma il gruppo del Pd in Consiglio regionale commentando quanto sta avvenendo in Calabria subito dopo le dimissioni del governatore Occhiuto, puntando il dito contro «una gestione fallimentare in ogni settore: incendi, sanità, Pnrr, trasporti. Tre anni di slogan e spot, zero risultati. Oggi Occhiuto non solo non si assume responsabilità, ma scappa, dimettendosi per puro tornaconto elettorale, usando le istituzioni come un trampolino per la propria carriera».
I dem sottolineano: «A luglio la superficie devastata dagli incendi è cresciuta del 67% rispetto allo scorso anno, mentre i droni che Occhiuto sbandierava come la sua ‘rivoluzione’ sono scomparsi. Una gara d’appalto da milioni di euro è ancora ferma, la control room regionale è praticamente vuota e il territorio resta senza difese. Questa è la verità dietro la propaganda di un presidente che si è venduto come il salvatore della Calabria e invece lascia solo macerie».
«La Calabria – conclude il gruppo Pd – è ostaggio di un centrodestra nazionale che la considera periferia dell’impero, di una giunta che non governa e di un presidente che fugge per tentare la fortuna con un colpo di teatro che si consuma sulle spalle dei cittadini. L’unica fortuna è che a breve i calabresi potranno mandare a casa questa destra arrogante e incapace, voltando finalmente pagina».