L’assessore comunale di Cosenza candidata nella lista Democratici Progressisti: «Tridico è un’occasione che non passa due volte, avere un economista riconosciuto internazionalmente alla guida della nostra regione è un fatto inedito da queste parti»
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Pina Incarnato, attuale assessore comunale di Cosenza nella giunta guidata dal sindaco Franz Caruso, è tra i candidati per il rinnovo del Consiglio regionale della Calabria nella lista Democratici Progressisti (DP), la lista civetta del Partito Democratico aperta agli amministratori, a sostegno del candidato presidente Pasquale Tridico, alle elezioni dei prossimi 5 e 6 ottobre. La candidata, attiva sul territorio cosentino, punta a mettere al centro della sua proposta politica innovazione, sviluppo sostenibile e valorizzazione delle aree interne.
Che Calabria lascia il presidente Occhiuto?
Ai microfoni del nostro network Incarnato, interrogata sulla gestione della regione da parte del presidente dimissionario Roberto Occhiuto, non usa mezze parole: «Ma il tema, se mi permette – ci dice – , semmai è al contrario che va interpretato. Quand'è che Occhiuto lascia la Calabria? Quando la "libera", visto che la tiene in ostaggio? Una su tutte la corsa al voto in piena estate tramite l'uso disinvolto e personalistico di istituzioni e leggi. Della serie, sono indagato quindi mi dimetto e mi ricandido oggi stesso sui social così batto sul tempo magistrati e coalizione. Se poi mi chiede in concreto cosa si percepisce per le strade del governo Occhiuto le rispondo subito, e facilmente. Il nulla».
«Sui social invece troverà la California – afferma Incarnato – , è bravissimo. Per cui dobbiamo decidere. Se ci piace solo il mondo virtuale continuiamo così. Votiamolo. Se al contrario ci piace la vita reale, i malati che vengono curati, i giovani non costretti a scappare, bandi e avvisi aperti davvero a tutti, mandiamolo a casa».
Le aree interne e lo spopolamento: le proposte di Incarnato…
Sull’emergenza dello spopolamento delle aree interne calabresi, la candidata mette in discussione la narrazione tradizionale: «Intanto perché continuare a parlare di aree interne come marginalità, la Calabria è quasi interamente area interna. Per tipicità morfologiche e poi antropologiche questa regione è di per sé area interna. Chi di noi non proviene da lì, non è lì, non ha parenti lì. Il tema è appunto cambiare il verso alla narrazione. Palla al piede o valore aggiunto? Quando iniziamo a valorizzarle per davvero queste aree? Il Trentino lo ha fatto, ora conta ricchezza vera. Qui abbiamo abbandonato la cura dell'ambiente, la forestazione, la risorsa del legno, l'accoglienza turistica».
«E poi – aggiunge – occorre parlare con i sindaci, pratica dimenticata questa. Non bisogna trascurare la forza degli amministratori locali che conoscono bene le proprie comunità. Interconnessione, altra parola d'ordine. Non solo innovativa e digitale perché è assolutamente necessario agevolare gli spostamenti tra le aree interne ed i centri urbani attraverso la mobilità sostenibile. Molte realtà, distanti dai grossi centri, devono diventare aree sufficienti anche con un minimo di sanità di prossimità. Un primo intervento. Se facciamo questo, il "prodotto" area interna diventa vivibile e vendibile. Diversamente è pratica da alienazione. Continueremo a finanziare lo spopolamento, magari ristrutturando case…».
Perché la scelta di Tridico e cosa può portare alla Calabria?
«Tridico è un’occasione che non passa due volte – dice Incarnato – , avere un economista riconosciuto internazionalmente alla guida della nostra regione è un fatto inedito da queste parti, quello che può rappresentare il "meglio" della Calabria che funziona e che vale. Che ce l'ha fatta per competenza e onestà. Rappresenta la plastica dimostrazione, fisica, della nostra terra che si fa valere nel Paese e nel mondo. Non dimentichiamo il welfare solidale ma virtuoso che propone e che ha già dimostrato di perseguire in passato. E non dimentichiamo le sue competenze gestionali e programmatiche. Se il voto è libero, incondizionato, futurista e solidale, onesto, non può che andare dalla parte di Tridico».
Innovazione e futuro: le priorità di Pina Incarnato
Per rilanciare la Calabria, la candidata dei Democratici Progressisti indica l’innovazione come asse strategico: «Una priorità? Credo sia arrivato per davvero il momento di puntare quasi tutte le fiches su quello che possiamo fare meglio degli altri, come calabresi, pur scontando un pil più magro. Innovazione. Futuro. Ricerca. Se Milano è finanza perché la Calabria non deve e non può diventare "griffata" per l'intelligenza artificiale e per l'innovazione? L'Unical può fare da traino, incubatore assoluto. Un’eccellenza nell’innovazione e nell’intelligenza artificiale non può non farsi sentire adesso. Dobbiamo attrarre investimenti di altri Paesi e fare da motore per la ricerca tecnologica. Dopotutto abbiamo anticipato il futuro e non dobbiamo farcelo scippare».
Fiducia dei cittadini e obiettivi elettorali
Infine, sulla risposta che si aspetta dalla città di Cosenza, Incarnato mostra ottimismo: «I voti si contano quando diventano voti. Prima sono solo parole. E la fiducia dei miei concittadini potrò pesarla in base alle cose fatte da assessore comunale: sono ottimista. Abbiamo ridato dignità e risposte concrete a quartieri della città rimasti ai margini per 40 anni. Le cose fatte sono lì, sotto gli occhi di tutti. Con umiltà e pancia a terra stiamo dimostrando cosa può fare per i bisogni della città una politica solidale ma efficiente, valoriale e socialista, quindi pragmatica. Cosenza per solito non delude…».