Il caso politico

Fondi “sottratti” al Vibonese, la versione dei sindaci smentisce Mangialavori: «I progetti sono quasi pronti»

Il primo cittadino di Mileto Giordano: «La Regione ha chiesto la progettazione esecutiva prima di firmare le convenzioni dandoci tempo fino al 31 marzo, tutti rispetteremo la scadenza». Il presidente della Provincia L’Andolina conferma e rilancia: «È un falso mito che i Comuni non riescano a spendere i fondi»

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di Massimo Clausi
7 gennaio 2024
06:45

È davvero poco chiara la vicenda della rimodulazione dei finanziamenti destinati ai 50 comuni del Vibonese. L’onorevole Mangialavori ci ha detto che nessuno dei comuni aveva subito una riduzione sostanziale di risorse per cui non c’erano pericoli di lasciare i sindaci senza copertura finanziaria. Di più. Il presidente della commissione Bilancio ci aveva detto che semmai il problema era una certa inerzia dei Comuni nel siglare la convenzione con la Regione relativa ai finanziamenti. Un concetto, fra l’altro, che il deputato aveva già espresso in una nota stampa dello scorso primo dicembre in cui appunto sollecitava i sindaci ad accelerare sulle procedure.

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La circostanza però è stata smentita sui social dal sindaco di Mileto, Salvatore Giordano. Il primo cittadino ha scritto che «la Regione ha chiesto ai Comuni, prima dell’approvazione della convenzione, l’approvazione dei progetti esecutivi, fissando il termine di 250 giorni per completare l’operazione. Termine che scade a marzo. Da quanto ne so tutti i Comuni stanno facendo la progettazione esecutiva e certamente arriveranno entro il termine dei 250 giorni a sottoscrivere la convenzione. Mileto è già pronto e a giorni si procederà a validazione e approvazione esecutiva».


«Nessuna polemica con Mangialavori - tiene a precisare Giordano che abbiamo contattato - che dobbiamo solo ringraziare per aver portato questi finanziamenti sul territorio. Ho voluto solo precisare che l’iter burocratico è stato scandito dalla Regione che ci ha assicurati sulla copertura finanziaria e ci ha chiesti di presentare i progetti definitivi prima di sottoscrivere la convenzione». Il sindaco dice che Mileto, destinatario di un finanziamento di un milione di euro per il rifacimento di una serie di piazze cittadine e nella frazione di Paravati, è pronto, nonostante le solite difficoltà di organico dei Comuni. Qui, infatti, l’unico responsabile dell’area tecnica è andato via a gennaio dopo aver vinto un concorso. Al momento l’ufficio è retto da un tecnico di altro comune preso con una convenzione a dodici ore. Nonostante questo i progetti sono quasi pronti e il Comune non ha avuto nessuna decurtazione di fondi.

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Ma torniamo agli altri stanziamenti. La circostanza raccontata dal sindaco di Mileto ci viene confermata anche da Corrado Antonio L’Andolina, sindaco di Zambrone e presidente della Provincia di Vibo. Zambrone ha ottenuto un finanziamento di 350mila euro per il rifacimento di piazza Giannini. Anche qui nessuna decurtazione. Anche qui il sindaco dice che il progetto è in fase avanzata e si sta per mettere a gara la progettazione esecutiva comprensiva di cronoprogramma dell’opera. «Noi avevamo il progetto quasi pronto - dice L’Andolina - perché avevamo partecipato a un bando regionale per la rigenerazione urbana. Non ci siamo collocati in posizione utile per ottenere i fondi, ma abbiamo estrapolato, riadattandolo, da un progetto più complessivo quello relativo alla piazza e adesso lo metteremo a gara».

L’Andolina è stato il protagonista dell’incontro che si è avuto i primi di dicembre proprio alla Provincia di Vibo con i tecnici della Regione e conferma che nell’occasione la Regione ha chiesto appunto di procedere prima con la progettazione e poi con la sottoscrizione delle convenzioni. «Dalla Cittadella ci hanno assicurato che i fondi sarebbero rimasti pressoché invariati e quindi potevamo contare sulla quota parte da destinare alla progettazione. Io dico che i Comuni non sono in ritardo perché l’iter burocratico è molto complesso. Prima abbiamo dovuto sottoscrivere con la Prefettura il Protocollo della legalità che accompagnerà tutti i passaggi dell’opera, ora stiamo lavorando alla progettazione definitiva. Sono sicuro che entro il 31 marzo, che è la data indicata dalla Regione, tutti i comuni riusciranno a stipulare una convenzione. Aggiungo una cosa: dall’alto dei miei oltre dieci anni di esperienza amministrativa le dico che i comuni hanno una grande capacità di spesa, la più forte fra gli enti locali. È un falso mito che non riescono a spendere i soldi». Una considerazione un po’ ottimistica, ma di cui il sindaco si dice sicuro.

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Allora non resta che aspettare il 31 marzo per sapere cosa succederà. Anche se resta difficile pensare che Mangialavori, presidente di una commissione autorevole come quella del Bilancio, non conoscesse le procedure. Così come ancora non è chiaro chi abbia deciso di integrare la lista dei comuni con altri sette di altri territori. Ieri la giunta ha precisato che «nell’ottica della leale collaborazione con il Mit, si è condivisa la linea volta ad un modesto ampliamento della platea dei beneficiari, senza con ciò alterare l’approccio generale con cui era stato destinato il finanziamento». Ma la linea è stata dettata dal Mit? L’impressione, come abbiamo scritto nei giorni scorsi, è che si sia trattato piuttosto di una mediazione tutta dentro il centrodestra. Ricordavamo, infatti, che fra i sette comuni inseriti ci sono San Giovanni in Fiore di cui è sindaco la Succurro (Fi); Locri la città dell’assessore regionale al Lavoro, Giovanni Calabrese; Rosarno, città del deputato forzista Giovanni Arruzzolo. Di certo non è stata fatta alcuna manifestazione d’interesse o bando pubblico come sottolineava il consigliere regionale del Pd, Ernesto Alecci. Allora come sono stati selezionati i Comuni? In base al colore della bandiera politica?

Giornalista
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