La visita al Porto di Gioia Tauro del ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, e del presidente dimissionario della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, in cui è emersa la volontà di realizzare in loco il polo nazionale del Dri con il rigassificatore, ha generato un forte malcontento tra i consiglieri di opposizione del Comune gioiese. I membri della minoranza, in modo congiunto, hanno diramato un comunicato per esprimere i timori per pericoli ecologici e per la salute, e hanno annunciato la costituzione di un comitato civico per battersi con ogni mezzo contro la prospettiva avanzata dagli esponenti del governo.

Il sindaco di Gioia Tauro, Simona Scarcella, presente all’incontro avvenuto nell’area portuale insieme al sindaco di San Ferdinando, Luca Gaetano, invece, difende l’idea proposta e ne spiega le motivazioni.
«La nostra è una terra alla ricerca spasmodica di lavoro – afferma il primo cittadino –.Quando l'Europa ha deciso e ha imposto di chiudere le centrali a carbone per garantire un ambiente ecosostenibile, le grandi multinazionali hanno iniziato a progettare la costruzione di forni elettrici. Forni elettrici che comportano la creazione di grandi centri siderurgici ad impatto ambientale pari a zero. È paradossale e assurdo che quando una prospettiva del genere, che comporta l'assunzione di 2.500 persone viene offerta alla Calabria, qualcuno abbia la faccia tosta di denigrare chi vuole investire nel Sud. Probabilmente perché non riescono a concepire il fatto che non vogliamo più essere il sud povero, ma dobbiamo diventare il sud industrializzato».

Secondo il sindaco Scarcella «per cambiare un territorio ci vuole coraggio. Il coraggio di prendere delle decisioni e di garantire il futuro alle nuove generazioni. Il coraggio di offrire delle opportunità di lavoro senza trincerarsi dietro terrorismi di carattere psicologico che sono completamente distaccati dalla realtà. Il coraggio di togliere manovalanza alla criminalità organizzata. La Calabria non ha bisogno di terrorismo. La Calabria ha bisogno di posti di lavoro. La Calabria ha bisogno di opportunità per i nostri ragazzi. La Calabria ha bisogno di coraggio, quel coraggio che noi abbiamo e che metteremo in campo perché vogliamo davvero il cambiamento per questa terra».
Infine, il sindaco aggiunge: «Invito chi si oppone, disconoscendo circostanze e meccanismi, di volerci illustrare le proposte che hanno presentato, soprattutto negli ultimi 13 mesi, per poter offrire a questa città il cambiamento. Senza timore di essere smentita, le loro proposte sono pari a zero».