Coronavirus, Guccione: «Milioni di euro per contrastare la pandemia non ancora utilizzati»

Il consigliere regionale accusa la sanità calabrese di non aver usato i fondi destinati all'emergenza Covid: «Siano individuati i responsabili per prendere i dovuti provvedimenti»

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21 ottobre 2020
17:09
Il consigliere regionale Carlo Guccione
Il consigliere regionale Carlo Guccione

«Milioni di euro destinati alla Calabria per contrastare la pandemia non sono ancora stati utilizzati né dalle Asp, né dalle Aziende ospedaliere siamo costretti a registrare ancora ritardi e inerzie nel prepararsi a contrastare questa seconda ondata del virus». È quanto dichiarato da Carlo Guccione, in una nota. Il consigliere regionale del Pd inveisce contro le autorità sanitarie cosentine portando all’attenzione alcune situazioni verificatesi in questa fase emergenziale.

Risorse non spese

Ritiene in particolare «emblematica» la vicenda dell’Asp di Cosenza: «Sono state costituite ben undici Unità speciali di continuità assistenziali (Usca) per contrastare il Covid-19 in modo da intervenire sull’intero territorio provinciale per monitorare e garantire assistenza domiciliare ai pazienti Covid che non necessitano di cure ospedaliere. Perchè risorse a disposizione - si chiede il consigliere - non sono state utilizzate per assumere 44 medici e 44 infermieri in modo da far funzionare tutte le Usca, sette giorni su sette dalle 8 alle 20, dotando il personale di dispositivi di protezione individuali e di tutte le strumentazioni necessarie a gestire i pazienti Covid domiciliati nelle proprie abitazioni?».

Per Guccione «andrebbero presi immediatamente provvedimenti necessari per rendere operative tutte le Usca della provincia di Cosenza come, tra l’altro, era stato già deliberato dalla stessa Azienda sanitaria provinciale qualche mese fa».


La situazione dell'ospedale di Cosenza

Fa poi una riflessione sulla situazione dell’ospedale Annunziata di Cosenza che «non è delle migliori con reparti ormai al collasso» e dopo l’ispezione dei carabinieri del Nas «non tranquillizza i cittadini».
«Sarebbe poi utile conoscere la verità sul mancato utilizzo, ad esempio, del presidio ospedaliero di Rogliano che era stato indicato fino a qualche mese fa come presidio Covid».

 

L’analisi di Guccione si conclude con la richiesta di un pronto intervento alle autorità competenti calabresi per «individuare i responsabili di tali inefficienze per prendere i dovuti provvedimenti in grado di assicurare la salute dei cittadini. Le risorse ci sono, si proceda subito a potenziare e attivare tutte le Usca, e ad aumentare i posti letto di terapia intensiva e dei reparti di Pneumologia e Malattie infettive oggi già sotto stress».

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