Il deputato del Carroccio torna sull’inaugurazione di un’area dedicata al culto islamico nell’Università Magna Graecia e attacca Cuda: «Si interessa dei musulmani per attrarre più iscrizioni»
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«Quello del rettore è stato un tentativo, malcelato, di derubricare la moschea appena inaugurata nell'Università di Catanzaro in un luogo di culto. Lui dice che le insegne della moschea erano state tolte prima della mia interrogazione, ma non è così. Il rettore, anziché pensare a come sollevare le sorti dell'Ateneo da lui guidato, al penultimo posto nella classifica Censis delle università italiane, anziché pensare a come migliorare servizi agli studenti e offerta formativa, negli ultimi giorni ha utilizzato molto del suo prezioso tempo per difendere la moschea interna all'università e per polemizzare col sottoscritto». Così il deputato della Lega Rossano Sasso – capogruppo in commissione Scienza, Cultura e Istruzione – che sulla decisione dell’ateneo di inaugurare un’area dedicata al culto islamico aveva presentato un’interrogazione parlamentare.
Oggi Sasso interviene di nuovo sulla vicenda, dopo che il rettore Giovanni Cuda ha parlato di «toni violenti» da parte della Lega e ha smentito la chiusura del luogo di culto per islamici.
«Se nel dibattere arriva a utilizzare Teheran come esempio di tolleranza religiosa da contrapporre ad una mia presunta e sottintesa intolleranza – afferma il leghista Sasso –, verrebbe da sorridere se non fosse che in quella città e nell'Iran in generale vengono perpetuati crimini odiosi nel nome della religione. Cita articoli della Costituzione ma dimentica che l'art.8 prevede l'intesa tra culto religioso e Stato e la religione musulmana non l'ha mai firmata, anzi una cortese richiesta: visto che ha legami col mondo islamico, magari potrebbe farsi portavoce di questa 'piccola esigenza' costituzionale. E magari poi potrebbe anche prevedere qualche momento di approfondimento per i suoi studenti sull'orrore della sharia islamica, sull'orrore delle discriminazioni religiose islamiche ai danni di donne e omosessuali, soprattutto nella 'sua' citata Teheran».
«Mi auguro per gli studenti di Catanzaro - conclude Sasso - che il Rettore, per attirare maggiori iscrizioni, non pensi solo agli studenti di religione musulmana. Un luogo di formazione e di conoscenza mal si concilia con i sermoni di un Imam».


