Roberto Occhiuto festeggia la riconferma alla guida della Calabria con la serenità di chi sente il peso e la responsabilità del consenso ricevuto. Il governatore, visibilmente soddisfatto, ha parlato di un risultato «che in verità mi aspettavo perché avevo grande entusiasmo, ci ho creduto dall’inizio, a dispetto di chi tifava per il contrario».

Ma la prima parola, nel suo discorso, è stata “pacificazione”. «Ora è il momento di pacificare questa regione – ha detto – perché è stata una campagna elettorale per certi aspetti anche molto brutta, con tante fake news. Ho dovuto querelare tantissime persone, ho visto un atteggiamento da parte di molti più orientato a distruggere il lavoro che era stato fatto che a costruire un’alternativa per la regione. È il tempo di pacificare ormai la regione e da domani mi rimetto al lavoro».

Il governatore ha già fissato la prima priorità del nuovo mandato: «Una delle prime cose che farò è riscuotere la promessa di Giorgia Meloni. Ha detto che grazie agli sforzi compiuti in questi quattro anni siamo nelle condizioni di uscire dal commissariamento della sanità, e questo è un obiettivo che cercherò di conseguire nel minor tempo possibile».

Occhiuto ha poi ricordato l’apertura del reparto di cardiochirurgia: «L’ho voluto pervicacemente. Ho evitato di commentare anche molte cose che venivano dette in giro, perché addirittura sono stato persino attaccato per aver voluto fare cardiochirurgia nel pubblico. Prima era nel privato: io l’ho fatta nel pubblico, e nella provincia che produce più mobilità passiva per la cardiochirurgia. Sono molto contento che da qui a qualche settimana ci sarà cardiochirurgia a Cosenza, e credo che ci siano tutte le condizioni per diventare un polo di eccellenza della Calabria».

Sull’appoggio ricevuto dai vertici nazionali di Forza Italia, Occhiuto ha sottolineato: «Io sono vicesegretario nazionale del partito, quindi è normale che i parlamentari abbiano scelto di stare vicino a me. Li ringrazio tutti. Ho fatto una campagna elettorale quanto più laica possibile, perché miravo a prendere i voti anche di chi non ha mai votato Forza Italia, non ha mai votato per il centrodestra, però aveva apprezzato il lavoro svolto in questi quattro anni».

E ancora: «Non è stato il lavoro di chi ha avuto la bacchetta magica. So che ci sono tantissimi problemi ancora in Calabria che vanno affrontati e risolti. Ho semplicemente detto ai calabresi che ci ho messo tutto me stesso in questi quattro anni, e forse questo è servito a fare riforme che la Calabria non aveva mai visto, a costruire ospedali che erano stati sulla carta per tanto tempo, a fare tante altre cose che in passato non erano state fatte. E no, non basta: se fosse stato sufficiente non mi sarei ricandidato».

Sul fronte giudiziario, il governatore ha risposto senza esitazioni: «Affrontare la vicenda giudiziaria da questa nuova postazione con il mandato dei cittadini non cambia nulla, ma c’è una certa incultura da parte di chi ritiene che ci possano essere condizionamenti tra un potere e un altro nello Stato. Anzi, proprio per il fatto che ho messo la vicenda giudiziaria in questa ribalta mediatica, chi indaga indagherà con ancora più approfondimento».

Occhiuto ha ribadito la sua fiducia nella giustizia: «Io sono una persona per bene, sono uno che ritiene di non aver mai avuto condotte minimamente censurabili. Indagano, indagano, ma io ho coscienza di aver svolto ogni mia azione nella vita nella massima correttezza».

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E ha chiarito le ragioni delle sue dimissioni precedenti: «Non mi sono dimesso per l’avviso di garanzia, mi sono dimesso perché come ho detto mille volte tenere le redini della burocrazia in Italia è complicato, e alla Regione Calabria ancora di più. Se ti vedono come un presidente dimezzato, un presidente azzoppato. Se invece ti vedono come il loro presidente per i prossimi cinque anni, si rimettono a lavorare. È già così da qualche settimana, perché hanno capito chi avrebbe vinto e già da qualche settimana ho visto che l’organizzazione e la Regione si sono messe a lavorare di buona lena».

Infine, un sorriso sulle prossime festività: «Si è deciso dove fare il Capodanno quest’anno? Sì, ma lo diremo fra un po’».