Non solo silenzi o al più frasi di circostanza. Dal ventre regnante di centrodestra non tutti piangono per il governatore della Calabria. Tutt'altro. Che è nel pieno del temporale estivo...
Tutti gli articoli di Politica
PHOTO
Ad un certo punto dai supermercati dello Stretto qualcuno ha ordinato di acquistare tutti i fazzoletti in pacchi monouso presenti sugli scaffali per asciugare lacrime. Tante lacrime. Inconsolabili lacrime allo "scoccare" pubblico dell'inchiesta giudiziaria che mette al centro del palco Roberto Occhiuto. Siamo a metà della settimana che si chiude. Qualche pacco è stato ritirato persino prima ma in via precauzionale. La fornitura completa è stata poi regolarmente acquistata, con fattura, a metà settimana.
Nonostante tutto, però, da Santa Trada a risalire sul lato tirrenico c'è chi giura di non aver visto asciugare nemmeno una spremuta di occhi. E di anima. Più o meno la stessa cosa, ma del tutto casualmente, è accaduta con i supermarket di Catanzaro. E di mezza Cosenza e Rende. E della Sibaritide. E persino di qualche quartiere municipalizzato di Roma.
Quante lacrime versabili, esigibili. E non versate. E quanti fazzoletti comprati. Serviranno per l'inverno. Del resto non si diventa governatori per caso. E per niente. Se non lacrimano nel momento del bisogno quando è che si spremono le pupille degli "amici".
E quando si è "forti" della vicinanza e dei fazzoletti degli "amici" tutto si è in grado di affrontare. Anche nuove "fiamme" e nuovamente "gialle" a far visita al numero uno e doppio delle Ferrovie. Lo stesso che non coltiva più la fiducia professionale e industriale del presidente. Che fa sapere di non esser certo della sua riconferma. Per gli addetti ai lavori, avviso di sfratto. Già, ma non per questo rischia di tornare a casa il numero uno delle Ferrovie. Che può essere rimosso da amministratore unico ma non certo da direttore generale. Contratto "autotrasportato" dall'Amaco.
Particolare che sicuramente sfugge al governatore. Che non sapeva che Ferraro avrebbe nominato Posteraro consulente di Ferrovie due giorni dopo la sua stessa nomina figurarsi se poteva immaginare che poi Ferraro avrebbe nominato se stesso anche direttore generale. È il secondo segreto di Fatima questo.
Il primo è da dividere a metà con Pulcinella. Chi doveva sapere dell'indagine sapeva. Poi da che mondo è mondo la lavagna in questi casi s'è sempre divisa in 2. Da un lato chi cerca verità, dall'altro chi lavora (non gratis) per nasconderle. Come dar torto ai camerieri a libro paga del Titanic che mentre la nave affondava spingevano per le danze.
Svelati i 2 segreti di Fatima (il secondo è un pò anche come le bambole cinesi: Ferraro il 28 gennaio del 2022 diventa socio al 50% della Yatam che prima era al 100% di Occhiuto poi rilevata da Posteraro.
Il 5 febbraio del 2022 Ferraro diventa amministratore unico. Pochi giorni dopo nomina Posteraro consulente delle Ferrovie a 120mila euro, 3 volte il compenso dell'amministratore. I due sono soci da gennaio del 2022 fino a novembre del 2024.
Ferraro il 29 dicembre del 2022 si trasferisce il contratto di dg da Amaco a Ferrovie e ad interim con amministratore unico. Oltre 100mila l'anno) il terzo è banalmente profetico. Ma semplice assai. Recita più o meno cosi, brindando alla "salute": non vi sarà bisogno del quarto…