Il ministro delle Infrastrutture ospite da Vespa a “5 minuti” ha parlato dello stop della Corte dei Conti: «Risponderemo alle loro richieste, sono tre anni che lavoriamo giorno e notte»
Tutti gli articoli di Politica
PHOTO
«Spero che tutto il sistema Paese sia d'accordo che bisogna andare avanti». Così risponde il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini replicando alle domande di Bruno Vespa durante “5 Minuti” sui rilievi della Corte dei Conti sul Ponte sullo Stretto. «Aspettiamo i motivi per cui la Corte dei Conti ha chiesto ulteriori informazioni e siamo convinti di poterle dare perché sono 3 anni che lavoriamo giorno e notte, col meglio dell'ingegneria dei tecnici, dei docenti italiani e mondiali per dare all'Italia un Ponte che merita. Quindi - aggiunge Salvini - sono ottimista e fiducioso».
«Il ponte non è solo un'infrastruttura che serve, è un segnale di speranza, di fiducia soprattutto per i tanti giovani italiani che si diplomano e si laureano e poi devono andare all'estero a fare ponti, dighe, centrali nucleari», ha poi detto il leader della Lega.
«Ci sono più di 440 centrali nucleari operative al mondo, 58 nella vicina Francia. Blocchiamo l'Italia mentre il mondo va avanti?». Per il ponte, ha continuato Salvini, «stanno arrivando altre migliaia di richieste di lavoro per operai, imprenditori, ingegneri, architetti. Dunque conto che la Corte dei Conti possa accogliere le nostre riflessioni e quindi da inizio anno partire con un grande progetto che darebbe lavoro, lustro, speranza e dignità all'Italia in tutto il mondo».



