«C’è una Calabria bella, forte, che ha tanta voglia di continuare su un percorso di cambiamento che ha iniziato il presidente Roberto Occhiuto».

Non ha dubbi Armando Neri, avvocato, noto in città perché impegnato in politica da anni nell’istituzione tanto comunale che metropolitana. Oggi è commissario cittadino della Lega e proverà per la prima volta l’avventura delle regionali.

«Nella mia campagna elettorale sto provando a mettere l'interesse dei cittadini e delle comunità al centro di questo percorso, così come credo abbia fatto anche il nostro presidente Occhiuto con una scelta forte politicamente ma molto importante che darà ulteriore rilancio e continuità alla sua azione politica e amministrativa. Sto percorrendo in lungo e largo la provincia di Reggio Calabria, che è una provincia straordinaria, estremamente eterogenea, ma non soltanto dal punto di vista territoriale, e dal punto di vista anche culturale, sociale, sono numerose le esigenze delle comunità e i problemi che stanno rappresentando. Io la sto vivendo anche come un'esperienza di conoscenza e di crescita personale».

Un territorio che, certifica Neri, nasconde grandi tesori, ancora tutti da scoprire, ma anche molte difficoltà. «Penso per esempio alle aree interne, che spesso sono prive di servizi, che corrono il rischio dello spopolamento, tanti giovani che sono costretti ad emigrare, non soltanto in città, ma ancora di più nella provincia, nelle periferie della nostra provincia, in cerca di fortuna e di lavoro magari al nord Italia, ecco queste sono risposte che noi dobbiamo sforzarci di dare, ed è questa l'esperienza che voglio portare in questa campagna elettorale, è questo il valore aggiunto che voglio dare alla terra che amo e nella quale ho deciso fortemente di restare».

Cominciando dalla città metropolitana - il territorio della Circoscrizione Sud -, Neri è convinto che abbia «bisogno innanzitutto di un governo che sia il riferimento per i cittadini metropolitani». Fuori da Reggio Calabria la Metrocity – è il ragionamento del candidato - è percepita come un ente lontano e distante dalle effettive esigenze dei territori, ma sicuramente una delle esigenze primarie rimane la sanità: «Il nostro presidente ha iniziato a fare un grande lavoro anche come commissario della Sanità che va naturalmente continuato perché le criticità, molte criticità, permangono e su queste bisogna dare delle risposte. È necessario tuttavia che per dare delle risposte questa programmazione avviata al presidente Occhiuto possa continuare con serenità anche per un altro mandato. Questa credo sia la madre di tutte le sfide».

«Sanità, lavoro, giovani e infrastrutture», sono dunque queste le “macroaree” su cui Neri vorrebbe concentrare il suo impegno: «Credo che proprio questa sia l'esigenza principale della nostra Calabria e della nostra provincia in particolare. Ma un impegno che voglio rendere concreto è quello sicuramente di attualizzare per esempio la legge regionale per il diritto allo studio, che è una legge un po' datata e che rispetto ai cambiamenti che ha avuto il mondo dell'istruzione anche da noi in Calabria va necessariamente aggiornata e attualizzata. Ascoltando chi? Proprio loro i giovani, che si affacciano al mondo dell'istruzione e dell'università con un sogno, quello di restare in Calabria, di fare impresa, di lavorare, di vedere crescere i loro figli in questa terra. Noi dobbiamo riuscire a dare delle risposte concrete e credo che partire da un diritto fondamentale, che è il diritto all'istruzione, sia un segnale molto importante. E poi, rafforzare quelle connessioni tra il mondo dell'università, sarà fondamentale il ruolo centrale che va riconosciuto e confermato all'Università mediterranea, nel creare questi link, con il mondo del lavoro. Credo che un Consiglio regionale attento debba rafforzare questa struttura di collegamento tra le università e il mondo del lavoro, quindi le imprese, che cercano i nostri giovani talenti, che sono tanti».

Infine, infrastrutture e lavoro, sono due temi che sembrano distinti ma in realtà fortemente collegati per quella che è la visione Di Neri, «perché il nostro partito sta investendo fortemente in infrastrutture attraverso il Ponte Sullo Stretto, che rappresenterà un volano straordinario di sviluppo per la nostra area, nel quale credo fortemente, che porterà lavoro e che con sé porterà anche, attraverso le opere connesse e complementari, un sensibile miglioramento dell'interconnettività tra le varie aree della provincia di Reggio Calabria rispetto ai trasporti e alla mobilità».

L’avventura di Neri si sostanzia in un concetto pratico e quando gli si chiede perché sogna di fare il consigliere regionale, la risposta è: «Perché il Consiglio regionale può legiferare, quindi può dare risposte concrete alle comunità e tra mille difetti se c'è qualcosa nella quale credo di essere bravo, un po' per indole anche, è quello di sapere ascoltare le persone e le comunità e credo che, partendo dai bisogni che loro rappresentano, si possano fare delle leggi regionali che effettivamente rispondono alle esigenze concrete della nostra terra».

Una eventuale elezione per lui «darebbe grande senso alla scelta che ho fatto da uomo calabrese, poi da padre, marito, avvocato, istituzione, e cioè quello di restare e dare la vita per la Calabria»