Il sindaco di Rende lancia un messaggio al centrosinistra nazionale: «Dalla grande alleanza in Calabria un esempio per battere Meloni». E avvisa chi vorrebbe mettere a rischio il patto progressista: «Non si può minare questo progetto»
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Roma vede la Calabria come una periferia lontana: la ignora, non la capisce, non vuole farsi coinvolgere nelle dinamiche tra il Pollino e lo Stretto. Eppure, per ragioni storiche, dovrebbe interessarsi alle novità che arrivano da queste latitudini. Anche in politica. E per Sandro Principe sindaco di Rende ed ex parlamentare e sottosegretario, la vera novità politica nel percorso verso le Regionali è il Progetto riformista che ha portato nell’alveo progressista energie importanti: «Avendo riscontrato l’assenza nel nostro Paese di un soggetto politico in grado di fare sintesi tra le migliori culture riformiste, in Calabria siamo riusciti a mettere in campo un soggetto unitario con queste caratteristiche che, a nostro modesto avviso, contribuirà a formare una compagine di centro-sinistra in grado di competere con ottime possibilità di successo alle prossime elezioni regionali».
Una novità, questa, che «a Roma dovrebbero apprezzare» e che «se sperimentata sullo scenario politico nazionale, potrebbe consentire al centro-sinistra di battere il Presidente Meloni e il suo centrodestra». Il primo cittadino di Rende rivendica anche all’area di cui è espressione l’individuazione «di Pasquale Tridico, come candidato ideale per guidare il centro-sinistra calabrese. Non è la rivendicazione di una primogenitura, ma il ricordo delle iniziative del Progetto Riformista concretizzatesi in una richiesta forte, determinata, motivata all’onorevole Tridico di scendere in campo; richiesta che è stata accolta da Tridico, che è un self-made man, che non poteva ignorare le esigenze della Calabria, che gli ha dato i natali e che si è sentita orgogliosa di vedere un suo figlio prima presidente dell’Inps e oggi Parlamentare europeo».
Principe non lesina ringraziamenti: «Da Luigi Incarnato, che insieme al Sindaco Franz Caruso, ha portato nel progetto la migliore cultura socialista-riformista, a Filomena Greco, leader regionale di Italia Viva, che ha saputo condurre la sua formazione politica ad avere una visione chiara e concreta delle esigenze regionali, al leader repubblicano Salvatore Zoccali che ha saputo interpretare la migliore cultura risorgimentale, al giovane Sindaco di Ionadi, Fabio Signoretta, che ci stimola sempre ad avere l’Europa come punto di riferimento, ai giovani della Federazione Rifomista e di Mezzogiorno Federato ed all’amico Franco Petramala, che ha apportato al progetto la migliore cultura cattolica».
Citazione a parte per i leader di Azione in Calabria, De Nisi e Graziano, «che coraggiosamente hanno saputo ricondurre la loro formazione politica nel centro-sinistra, dando ad esso la possibilità concreta di renderlo vincente, grazie anche a questa loro meditata decisione».
Un messaggio anche per chi potrebbe avere la tentazione di staccarsi dal progetto unitario: «Quando ci sono novità importanti – continua – vuol dire che le forze centripete hanno avuto ragione. Ma in agguato ci sono sempre le forze centrifughe che, impaurite dalle novità, tentano di remare contro. Debbo dire che, arrivati a questo punto, nessuno si può assumere la responsabilità di minare questo grande progetto, che all’inizio della prossima settimana vedrà i protagonisti riuniti per dare un fattivo contributo al programma del presidente Tridico per il rilancio della Calabria, per una sanità più efficiente, per un ambiente tutelato e protetto, per un territorio protagonista di una crescita programmata, per un settore dei trasporti che, finalmente, possa avere un piano di bacino, per politiche attive del lavoro che possano dare una speranza ai nostri giovani di trovare una occupazione in Calabria, grazie anche ai nostri atenei che debbono mettere a disposizione delle forze produttive le loro capacità di ricerca, per attirare investimenti e per rendere il mondo imprenditoriale calabrese competitivo sul mercato nazionale ed internazionale».
Infine una sottolineatura: «Il Progetto Riformista si dedicherà al turismo (che quest’anno ha fatto registrare un pericoloso arretramento in Calabria) e ai servizi sociali, poiché i riformisti non si dimenticano mai di coloro che soffrono e sono rimasti indietro».