Il sindaco di Corigliano Rossano, tra i papabili alla candidatura a presidente nelle scorse settimane è pronto alla campagna elettorale (con Avs). «In Calabria serve una classe dirigente nuova, coraggiosa, vicina alla nostra gente. Il centrodestra ci ha sottratto ogni prospettiva»
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«Pancia a terra a sostegno di Pasquale Tridico». Firmato Flavio Stasi. Il sindaco di Corigliano Rossano – nelle scorse settimane tra i papabili ad una candidatura a presidente della Regione – «dopo qualche giorno passato in famiglia» rompe il silenzio.
E lo fa sostenendo incondizionatamente la candidatura del prof., ma ringraziando anche Alleanza Verdi Sinistra che ha speso il suo nome al tavolo di centrosinistra ed i tanti che hanno manifestato stima nei suoi confronti.
«Di ritorno da qualche giorno in famiglia, non posso non dire, semplicemente, grazie. Grazie a chi crede che un giovane sindaco – scrive sui social – cresciuto nella lotta per la nostra terra e non nei laboratori artificiali della politica, possa fare il candidato presidente per la Calabria. Grazie innanzitutto ad Angelo Bonelli, Nicola Fratoianni ed all'intero gruppo di AVS Calabria per aver proposto il mio nome. Lo hanno fatto senza giri di parole, senza tatticismi o liturgie inutili di cui alla nostra gente, che fatica a curarsi, non può fregar di meno».
Il sindaco di Corigliano Rossano, ancora, ringrazia «centinaia di sindaci, amministratori, dirigenti ed iscritti di ogni partito di centrosinistra per aver sostenuto questa proposta: grazie per la vostra fiducia». Ma «grazie soprattutto a migliaia di calabresi, dallo Stretto al Pollino, che con post, note, appelli, video hanno manifestato una stima che lusinga e rende orgoglioso me e la mia amata città, segno che il lavoro coraggioso di questi anni non è passato inosservato. Un dato di fiducia della nostra gente che non rappresenta un punto di arrivo, ma di partenza».
Poi l’endorsement al candidato presidente. «Ora pancia a terra a sostegno di Pasquale Tridico, verso il quale coltiviamo grande fiducia. I calabresi sono stremati da cinque anni di governo di centrodestra che non solo non hanno risolto i problemi, ma ci hanno sottratto ogni prospettiva – Stasi continua a criticare il governo Occhiuto – dalla sanità devastata al taglio dell'alta velocità, passando per un Pnrr ormai perduto e politiche di coesione inesistenti».
Per il primo cittadino della città ionica «serve offrire alla Calabria una classe dirigente nuova, coraggiosa, vicina alla nostra gente e con una visione chiara di valorizzazione e sviluppo della nostra terra, ed è ciò che faremo. Una pagina nuova – conclude – che dobbiamo scrivere insieme a partire dal 5 e 6 ottobre».
Discesa in campo con vista su Palazzo Campanella
Flavio Stasi, insomma, è già in clima da campagna elettorale, che – è bene sottolinearlo anche alla luce di nuovi risvolti politici – potrebbe giocarsi in prima persona, da candidato al consiglio regionale, presumibilmente con un antecedente passaggio: la sua adesione ufficiale ad Avs, via Europa Verde, dopo un confronto con Bonelli probabilmente previsto nei prossimi giorni, grazie ai buoni uffici con il portavoce regionale, Giuseppe Campana.
Inizialmente restio ad una ipotesi del genere nelle settimane scorse, è probabile che Stasi si sia convinto della necessità di rappresentare ufficialmente una forza politica che lo ha proposto, sostenuto – anche nelle sue candidature a sindaco – pur se non propriamente organico, anche in vista di prospettive future.
Tante, troppe, le grandi vertenze della Sibaritide – una sanità “locale” con i lea più bassi d’Europa, il nuovo ospedale, l’elettrificazione della rete ferroviaria, il terzo megalotto Sibari-Roseto della statale 106 da concludere, la tratta Sibari-Rossano da avviare nella primavera prossima, il servizio giustizia – per rimanere fuori dalla lotta, in virtù delle battaglie già imbracciate dal sindaco ionico in questi anni. Anche perché – soprattutto nel nord-est della Calabria – restano da recuperare e colmare decenni di gap infrastrutturali, non col nord Italia ma nei confronti della dorsale tirrenica.