In vista delle prossime elezioni politiche regionali del 5 e 6 ottobre, si intensificano i comizi. Il candidato alla presidenza della regione Calabria per Democrazia Sovrana Popolare, Francesco Toscano, si è confrontato, in Piazza dell’Incontro, con i propri concittadini, nella sua Gioia Tauro. Classe ’79, di origini gioiesi, l’avvocato, giornalista e politico, in città ha ricoperto in passato anche il ruolo di assessore alla cultura.

Il convegno è stato aperto dal coordinatore DSP Giuseppe Modafferi, che ha dapprima presentato il candidato a consigliere regionale nella lista DSP, il dottor Antonino Pugliese, un paladino delle battaglie contro la malasanità (alcune intraprese proprio insieme a Toscano ai tempi della pandemia da Covid-19), il quale ha garantito il suo impegno «per servire i cittadini, dare risposte a chi vuole essere tutelato nella salute» e ha sottolineato che gli altri concorrono non per fornire servizi alla comunità, bensì «per un posto al sole individuale».

Toscano è stato affiancato dal cofondatore di Democrazia Sovrana Popolare, Marco Rizzo: «Gli altri litigano per le poltrone noi siamo il terzo incomodo. Destra e Sinistra sono facce della stessa medaglia, noi rappresentiamo l’alternativa. La nostra posizione politica è la lotta del popolo contro l’élite».

Di periodo buio per la politica ha parlato Francesco Toscano:«Proviamo a coinvolgere una società che ha scelto il disimpegno, la disillusione. È un sistema incancrenito, perché manca la partecipazione popolare. Fin quando non avverrà, saremo costretti a vivere sotto il filo dei teatranti. Il teatrino svanirebbe se nelle piazze migliaia di persone si riunirebbero per impegnarsi attivamente a spezzare i malsani meccanismi».

Il candidato a presidente della Regione Calabria ha spiegato: «Non siamo saliti sul carro di Tridico e Occhiuto, perché è una logica da clan, mettersi insieme per fare massa e poi spartirsi qualcosa. Non ha niente a che vedere con la politica che è difesa di idea di società, proposta ai cittadini, soluzioni rispetto ai guasti del presente. Senza di noi Tridico e Occhiuto avrebbero potuto passare i prossimi giorni a rinfacciarsi circolarmente le stesse cose. La nostra presenza impedisce a questi signori di recitare la parte delle vergini violate. Noi non dobbiamo servire poteri esterni, non siamo costretti a dire cose che non pensiamo, abbiamo passione politica e non vogliamo fare i burattini».

Poi, Toscano ha valutato l’esperienza al governo di Roberto Occhiuto: «Ha ampiamente fallito. Come si può negare il disastro obiettivo dei settori fondamentali della nostra società calabrese. Come si può negare che non esiste un diritto alla salute e il disastro del trasporti e viabilità».

Infine, Toscano ha fatto riflettere: «Adesso che servono soldi per la guerra alla Russia, che non ha nessuna intenzione di invaderci, hanno trovato improvvisamente 800 miliardi per comprare carri armati e cannoni. Ma se c'erano prima questi 800 miliardi, perché avete condannato in una regione come la Calabria a far morire tanti infartuati che non raggiungono i pronto soccorso; costretto il 40% delle persone a vivere in povertà; costretto ad emigrare la migliore parte intellettuale? Perché non ve ne frega niente della gente».