Non sono ancora concluse le consultazioni che di fatto segnano l’inizio dell’Occhiuto bis con la definizione della nuova giunta regionale, la cui genesi ha tenuto banco negli ultimissimi giorni e soprattutto nelle ultime ore. Consultazioni che sono durate tutta la notte e cominciate con una sorta di faccia a faccia tra il presidente della Regione e il coordinatore regionale di Forza Italia.

Erano da poco passate le 16:30 di ieri quando Francesco Cannizzaro è stato avvistato in compagnia di Roberto Occhiuto, col quale successivamente ha raggiunto gli alleati per incontri ad hoc in alcuni hotel di Lamezia. Sul tavolo le richieste dei partiti e una serie di nomi già circolati, in parte scontati, visti anche i numeri usciti dalle urne. A quell’ora, di certo, nell’esecutivo c’era solo il duo meloniano composto da Giovanni Calabrese e Antonio Montuoro, praticamente svelato dallo stesso Occhiuto parlando con i giornalisti a Catanzaro a margine dell'iniziativa per i tre anni del governo Meloni.

Nelle ultime ore ha preso consistenza l’ipotesi della vicepresidenza della giunta a Filippo Mancuso, il che taglia fuori dalle scelte Giuseppe Mattiani, che con ogni probabilità resterà capogruppo del Carroccio. La trattativa con la Lega è stata molto intensa e si è intrecciata con la volontà espressa anche da Claudio Durigon di confermare la presidenza del Consiglio, che invece appariva già blindata da Cannizzaro in favore di Reggio Calabria e di Salvatore Cirillo, campione di voti nella circoscrizione Sud.

Dunque, e qui emerge la linea del coordinatore regionale azzurro, la Lega potrà ottenere un assessore soltanto con l’allargamento della giunta a nove. Ma, a quanto pare, non sarà un reggino (Mattiani) e non è escluso possa trattarsi di una donna.

Per Forza Italia, oltre ai più votati nelle rispettive circoscrizioni – Gianluca Gallo, a cui saranno confermate le deleghe all’Agricoltura, e Salvatore Cirillo, destinato alla guida dell’Assemblea – si unirà la pasionaria Pasqualina Straface, a cui molto probabilmente verrà affidato il Welfare.

Il punto è che sul tavolo del presidente ci sono tre nomi di donna, due delle quali resteranno fuori. Da ieri ha preso sempre più consistenza l’ipotesi di Eulelia Micheli, già collaboratore esperto nella struttura speciale di Occhiuto, avvocato, moglie di Fabio Laganà, cognato del defunto vicepresidente Francesco Fortugno, che così andrebbe a irrobustire la rappresentanza della Locride. La Micheli entrerebbe in quota Occhiuto Presidente, essendosi candidata nella circoscrizione Sud e avendo terminato alle spalle di Zampogna e Crinò.

Al contempo, sembrano notevolmente in ribasso le quotazioni di Rosaria Succurro (e Pierluigi Caputo), così come resta ancora in forse il nome che riempirà la casella destinata a Noi Moderati, che però al momento avrebbe presentato tre nomi, di cui una donna.

Per quanto riguarda le deleghe, anche in quel caso bisognerà attendere l’ufficialità, anche se non è un mistero che a Gallo verrà confermata l’Agricoltura e a Calabrese il Lavoro, accompagnato da Sviluppo economico e Turismo, in realtà un po’ depotenziata se si pensa che Occhiuto terrà per sé il Marketing. A Montuoro invece toccherà con molta probabilità l’Ambiente, settore anche questo strategico.

Le trattative per completare il quadro dell’esecutivo continuano. L’ufficialità potrebbe arrivare tra qualche ora, ma anche domani. Intanto, il travaglio della giunta dell’Occhiuto bis continua.