Il parlamentare pentastellato accusa il governatore di egopolitica e denuncia il disastro su sanità, infrastrutture e servizi: «Le dimissioni sono una mossa disperata, i calabresi non si facciano ingannare»
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"Roberto Occhiuto ha fallito. Il colpo di teatro delle dimissioni con contestuale ricandidatura serve a nascondere un'azione amministrativa giunta oramai al capolinea per scarsa visione, mancata programmazione e manifesta incapacità".
Lo dichiara in una nota il parlamentare del Movimento 5 stelle Riccardo Tucci all'indomani delle dimissioni del Governatore annunciate via social.
"Una mossa d'azzardo spregiudicata, quella del presidente - sottolinea Tucci - giocata sulla pelle dei calabresi stremati, che ben altro si aspettavano da lui, a cominciare da quel cambiamento sempre propagandato nei suoi video social, ma mai visto nella realtà.
La Calabria in questi anni non è migliorata in nessun ambito: non è migliorata nella sanità (si pensi alle liste d'attesa bibliche), non è migliorata nelle infrastrutture (solo ieri lo scippo di circa 10 miliardi sull'alta velocità ferroviaria Salerno- Reggio), nei servizi (depurazione fatiscente nonostante le centinaia di milioni spesi).
Le classifiche sulla qualità della vita degli istituti demoscopici ci vedono sempre relegati nelle ultime posizioni. Tutto ciò nonostante Occhiuto avesse preteso e ottenuto i "pieni poteri", a partire dalla sanità. La sua egopolitica non ha giovato alla Calabria, anzi.
"Ma il governatore, com'è consuetudine dalle parti della destra - prosegue Tucci - fa la vittima, addebitando il suo fallimento a non meglio specificate figure politiche di "secondo piano" (se sono tali, come fanno a fermare lui, primo della classe?), a fantomatici odiatori o a pavidi dirigenti regionali (molti da lui nominati) che "temono la firma" finendo per bloccare l'azione amministrativa. Vittimismo e complottismo della peggiore specie, espresso con modalità passive aggressive. Come fa con la magistratura. Prima - bontà sua - dice che i magistrati devono fare il loro mestiere e che non ha nulla da temere, poi, un secondo dopo, li accusa di aver, negli ultimi 30 anni, messo sotto inchiesta presidenti di Regione, i cui procedimenti si sono conclusi nel nulla. La verità è che Occhiuto è in forte difficoltà. Non ha risultati significativi da vantare e la sua pericolosa commistione di interessi pubblici e privati gli ha giocato un brutto scherzo".
"La mossa disperata delle dimissioni - conclude il parlamentare - non gli servirà a salvare la faccia e i calabresi glielo dimostreranno nelle urne mandandolo a casa".