«Non è pleonastico dire che il giudizio della Corte dei Conti, di cui abbiamo avuto notizia solo qualche minuto fa, conferma tutto quanto detto in questi due anni dall’amministrazione comunale di Villa San Giovanni ed esplicitato nel ricorso presentato al Tar Lazio e nei motivi aggiunti che ne sono derivati».

Così il sindaco di Villa San Giovanni Giusy Caminiti sulla notizia della bocciatura del progetto del Ponte sullo Stretto da parte della Corte dei Conti.

«I profili di illegittimità che avremo modo di leggere nella motivazione della decisione odierna sono desumibili dai rilievi con i quali era stata deferita la decisione all’udienza collegiale di oggi.

Abbiamo ribadito per mesi come l’accelerazione impressa alla procedura e la mancata attenta valutazione delle violazioni del diritto eurounitario fossero un grande vulnus per un progetto che, continuiamo a ribadirlo, non è attuale negli studi e non dà alcuna garanzia ai territori.

Qui non si tratta di scelte politiche ma di rispetto dei poteri dello Stato: la Corte dei Conti, in piena autonomia e indipendenza, compie valutazioni di legittimità e delle stesse non possiamo che essere rispettosi.

Pensiamo, come sempre e per primi, agli espropriandi dello Stretto: la mancata bollinatura della Corte dei Conti permette loro finalmente – a tre anni dall’inizio di questo iter – di non immaginare un immediato esproprio delle proprie abitazioni. Emotivamente è a loro che va il nostro pensiero ed è ad una ritrovata loro serenità che stasera plaudiamo.

Non si ferma e non si abbassa la tensione di questa amministrazione comunale che fino alla fine seguirà con impegno, ed affidandosi a tecnici e giuristi competenti, tutte le successive fasi cui saremo chiamati».