Scoppia la polemica sulla detassazione calabrese per la compagnia aerea irlandese che ora punta su Roma per ottenere un provvedimento analogo a livello nazionale in cambio di 250 nuovi voli
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Dopo l’endorsement del Ceo di Ryanair, Eddie Wilson, a Roberto Occhiuto, il quale lo ha pubblicamente definito «una delle tre cose belle della Calabria», lodando l'eliminazione dell'addizionale comunale nella regione (un risparmio di circa 19,5 milioni di euro per la compagnia aerea irlandese), Ryanair usa ora questo modello di detassazione per fare pressione sul governo Meloni affinché «estenda l'incentivo a livello nazionale».
A insorgere sulla questione però è il parlamentare Riccado Tucci (Movimento 5 stelle) che denuncia la mossa come «una marchetta elettorale a spese dei contribuenti».
«L'amministratore delegato di Ryanair, Eddy Wilson – scrive Tucci in un comunicato stampa –, è sceso in Calabria per fare la marchetta elettorale a Occhiuto. Nei social circola un reel in cui si vede il capo della compagnia aerea irlandese dire entusiasticamente che tra le cose più belle di Calabria, oltre al mare e al sole ci sia Occhiuto. Un endorsement, questo, che gli vale circa 20 milioni di euro a spese dei calabresi».
«Più esattamente – prosegue Tucci –, la previsione di tasse che Ryanair non pagherà grazie al taglio dell'addizionale comunale della Regione Calabria. Taglio che Occhiuto fa pagare indirettamente ai calabresi. Ingolositosi dell'appetibile offerta, ora il Ceo Wilson sta chiedendo al governo Meloni di estendere il “modello Calabria” a tutto il territorio nazionale in cambio di 250 nuovi voli. Un bell'affare, senza ombra dubbio, peccato però che con questo meccanismo si privatizzino i profitti e si socializzino le perdite. E a pagare saranno i calabresi».