Un Roberto Occhiuto in versione equilibrista ed ecumenica ha chiuso la terza giornata degli Stati generali del sud lanciando la sfida al centrosinistra e non sbattendo del tutto la porta in faccia ad Azione, con la quale in questo weekend si è consumato uno strappo evidentemente ancora non definitivo. Intanto il presidente conferma che sarà quella entrante la settimana decisiva per la formalizzazione delle dimissioni per poter andare a votare verosimilmente il 12 e 13 ottobre prossimi. La decisione finale, ha assicurato, la assumerà concordandola con gli alleati, non mettendo mai in dubbio la lealtà degli azzurri.

«Io non ho mai avuto la sensazione di essere indebolito nel partito o dal partito. Ho avuto la sensazione di essere indebolito, questo si, da una inchiesta che rischia di essere strumentalizzata da chi non avrebbe avuto alcuna possibilità di sconfiggermi sul piano elettorale. Ora saranno i calabresi a pronunciarsi. Io farò una campagna elettorale facendo il consuntivo di quello che ho fatto e – aggiunge con un sorriso sarcastico - aspetto che si decidano ad offrirmi un candidato da contrappormi, quindi auguri a chi pensava di avermi già sconfitto».

Occhiuto fa intendere anche che nella coalizione che lo sosterrà per il bis sperato non ci saranno solo liste di partito, ma anche altre liste, «perché proprio in queste ore – ha sottolineato Occhiuto - sto ricevendo tantissime richieste di candidatura da parte di sindaci, persone della società civile, e anche di persone che non hanno una appartenenza politica nè vogliono averla per il momento, ma che invece in una lista civica a sostegno di questo progetto di governo realizzato in questi quattro anni e che si candida al bis potrebbero starci».

A chi gli domanda, a proposito di liste, il destino di Azione, Occhiuto fa spallucce: «Mi pare che l'abbia scelto Azione, hanno fatto delle dichiarazioni molto eloquenti, forse le hanno fatte ritenendo che ci fosse ancora un anno di tempo per recuperare o per operare un distinguo. Io come ho detto l'altro giorno ho inviato un messaggio ad uno di questi consiglieri regionali ricordando che c'è un passo del Vangelo in cui si dice “preparati perché non sapete qual è il momento”, loro forse non sapevano che il momento delle elezioni sarebbe stato così prossimo rispetto alle loro dichiarazioni, poi sempre per stare al Vangelo, c’è anche la possibilità di essere perdonati ma bisogna dire con chiarezza qual è il giudizio su questi anni di governo, e magari riconoscere che quando si è fatta qualche dichiarazione forse avevano bevuto un po'».

Ma sulla questione Azione, dentro o fuori la coalizione, era stato il coordinatore regionale Francesco Cannizzaro a far capire l’andazzo, non risparmiando qualche colpo basso agli (ex?) alleati. «Azione obiettivamente, detto in termini molto chiari, e mi assumo la responsabilità di quello che dico, non è stata di fatto mai dentro, perché non hanno nemmeno mai avuto i numeri per costituire un gruppo nell'assemblea legislativa, con due consiglieri regionali che si dividono tra gruppi, eletti, quindi grande confusione al loro interno».

Non ci va leggero Cannizzaro che rivolge un «tanti auguri e buona strada a loro» che non sembra molto amichevole. «Se riusciranno a collocarsi in un campo per presentarsi alle elezioni, in bocca al lupo, ma credo che difficilmente riusciranno a trovare la quadra. Se hanno virato a sinistra è un pensiero loro, auguri, non pensavano evidentemente che il Presidente Occhiuto potesse spiazzare anche chi sperava in un momento di difficoltà di questa giunta regionale, magari pensando di cogliere un attimo di tentennamento e quindi virare dall'altra parte, ma si è sbagliato di grosso e credo che siano stati colti molto molto di sorpresa. Buona vita politica a loro».