Tra le ipotesi allo studio del ministero dell’Economia per i prossimi tre anni ci sono nuove imposte su beni essenziali. Balzelli democratici: colpiscono tutti...
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Giorgia Meloni
Dopo la “tassa sull’oro”, il governo italiano ha deciso che tutto può essere tassato. Nuove imposte sono allo studio presso il Ministero dell’Economia: tasse belle, immediate, che colpiscono tutti, tasse democratiche… e, perché no, anche un po’ divertenti.
Ecco le ipotesi allo studio del ministero dell’Economia:
Nel 2026: 50 euro per ogni WC
Nel 2027: 10 euro per ogni paio di scarpe
Nel 2028: 25 euro per le mutande
Sì, anche l’intimo. E presto pure i pigiami, perché tutto è fonte di entrate. Nessuno pensi di sfuggire al fisco. Niente illusioni: gli ufficiali giudiziari arriveranno direttamente a casa tua, a controllare bagni, armadi e persino le tasche dei pantaloni.
Il cittadino italiano è ormai un contribuente costretto a pagare, controllare e giustificare ogni oggetto della propria quotidianità. Sedersi sul WC potrebbe richiedere la ricevuta fiscale, camminare con scarpe nuove un’autorizzazione, cambiare mutande un bollettino.
L’ironia è amara: lo Stato promette equilibrio di bilancio, mentre chi lavora, fatica e arranca tra rincari e bollette scopre che anche respirare, ridere o sognare potrebbe presto diventare un lusso tassabile.
E mentre l’Italia si prepara a pagare anche l’intimo, la domanda resta: dove finirà la prossima tassa? Sul caffè del mattino? Sullo zucchero nel tè? Sul silenzio delle nostre case? Ma la domanda delle domande è una sola: e gli oltre 100 miliardi di evasione fiscale all’anno?

