Il disastro della sanità calabrese: tasse più alte nel 2020 e 100 milioni di passivo

L'advisor contabile Kpmg ha fornito una stima riguardante il risultato di gestione 2019: il disavanzo non migliora e per questo le imposte regionali si alzeranno ancora

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di Luana  Costa
11 gennaio 2020
18:51

Del fatto che la struttura commissariale avesse trascorso un anno, il 2019, in piena inattività, vi era già una generalizzata percezione tra gli addetti ai lavori ma soprattutto tra i cittadini calabresi. A confermare quella che per ora era solo una vaga impressione, arriva il verbale del tavolo interministeriale che vigila i conti della sanità regionale riunito l'ultima volta alla fine del novembre scorso.

Il documento è stato di recente notificato alla Cittadella e il contenuto del vertice reso noto con tanto di censure e ammonimenti per l'inerzia registrata negli ultimi dodici mesi. Valga per tutte quella annotata in premessa al verbale con cui i due ministeri affiancati, Salute ed Economia, chiedono notizie del programma operativo 2019/2021 che avrebbe dovuto sostituire quello, appunto, scaduto nel dicembre del 2018 e di cui ancora non si ha traccia.

«Tavolo e Comitato - scrivono - restano in attesa della bozza di programma operativo 2019-2021 per il relativo esame. Ricordano che è trascorsa già la prima metà del primo anno del triennio di riferimento del programma operativo 2019-2021. Invitano la struttura commissariale ad agire con tempestività ed incisività». L'anno dell'annunciata svolta della "legalità" si è chiuso, quindi, senza coordinate organizzative e gestionali, brancolando nel buio di una sanità in eterno dissesto.

2020 lacrime e sangue

E, infatti, secondo le previsioni dell'advisor contabile Kpmg anche il 2019 si chiuderà con un pesante disavanzo che con ogni probabilità comporterà nuove sanzioni per la Calabria. Tavolo e Comitato «rilevano la gravità della situazione». Secondo la stima ponderata resa dall'advisor nel «risultato di gestione 2019 risulterebbe, prima delle coperture, un disavanzo valutabile in -143 milioni di euro. Tavolo e Comitato richiamano l’attenzione della struttura commissariale in considerazione del fatto che sembrerebbe profilarsi anche per il 2019 un disavanzo non coerente con le coperture preordinate dal piano di rientro, pari a circa 100 milioni di euro. Ricordano che se tale proiezione dovesse confermarsi, si presenterebbero, ai sensi della legislazione vigente, le condizioni per l’attivazione nel 2020 delle misure sanzionatorie previste, ovvero l’ulteriore aumento delle aliquote fiscali dello 0,15% e dello 0,30% rispettivamente di Irap e addizionale regionale all’Irpef oltre che il blocco dei trasferimenti non obbligatori del bilancio regionale fino all’anno successivo a quello di verifica».


Gli atti mancanti

Ma non è tutto. Oltre alle inadempienze, per così dire, organizzative, ve ne sono altre meramente formali che riguardano la banale trasmissione di documentazione ma che incidono sul trasferimento delle risorse verso la Calabria. 

«
Permangono le criticità sugli adempimenti 2015, 2016 e 2017. La verifica adempimenti è in corso, tuttavia non risulterebbe pervenuta la gran parte della documentazione per condurre l’istruttoria».

Tavolo e Comitato "richiamano ancora una volta la struttura commissariale al rispetto della tempistica relativa alle verifiche degli adempimenti regionali, al fine di non ritardare l’accesso alle quote premiali del finanziamento condizionate alla positiva verifica degli stessi”. Risorse che restano sotto chiave a Roma per l'inerzia della Calabria nella trasmissione di dati.

 

Luana Costa

Giornalista
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