Sanità Calabria

Nuovo Ospedale di Cosenza, ecco la società che valuterà il sito vicino all’Università della Calabria

La Cooprogetti realizzerà il documento di fattibilità delle alternative progettuali. A rischio il sito di Vaglio Lise individuato da Palazzo dei Bruzi. Prosegue la guerra fredda con la Regione

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di Antonio Clausi
19 febbraio 2024
20:49
L’area individuata ad Arcavacata nel comune di Rende
L’area individuata ad Arcavacata nel comune di Rende

Toccherà a Cooprogetti S.c.a.r.l. realizzare il documento di fattibilità delle alternative progettuali riguardante il Nuovo Ospedale di Cosenza. Il costo complessivo dello studio ammonta a 128.062,08 euro comprensivi di Iva e oneri previdenziali. L’offerta presentata è stata 101.636,5 euro, vale a dire il 25,63% in meno della base d’asta iniziale fissata a 136.000 euro. Come noto, la Regione Calabria ha disposto di valutare il sito di Arcavacata, nei pressi dell’Università della Calabria, come location alternativa alla zona invece individuata dal Consiglio comunale di Cosenza: l’area di Vaglio Lise.

Per redigere il Documento di fattibilità delle alternative progettuali (DocFAP) sono state invitate a partecipare da parte della Cittadella dieci aziende, ma soltanto Cooprogetti S.c.a.r.l. ha avanzato la propria offerta il 20 luglio del 2023, vale a dire un giorno prima della deadline indicata dal bando. Sulla carta si sarebbe dovuto applicare il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualità-prezzo, ma al netto dell’assenza di competitor non ce n’è stato bisogno. Ad ogni modo, espletati i passaggi richiesti, la società ha conseguito un punteggio di 79/100 aggiudicandosi l’appalto.


Rigettato il ricorso del Comune di Cosenza 

Nel decreto pubblicato dalla Regione Calabria, si ricorda come il Comune di Cosenza abbia promosso presso il Tar di Catanzaro un ricorso finalizzato all'annullamento del decreto dirigenziale n. 9088 del 27 giugno 2023 (quello con cui si richiedeva il DocFAP). Stesso discorso per la convenzione tra la Regione Calabria e l'Azienda Ospedaliera di Cosenza, sottoscritta il 24 febbraio 2023 (Repertorio regionale n. 15050), per il protocollo d'intesa tra la Regione Calabria e Cassa Depositi e Prestiti dle7 marzo 2023 (Repertorio regionale n. 15133) e per ogni altro atto presupposto, connesso e conseguente.

Fatto sta che il Tribunale Amministrativo di Catanzaro, con sentenza n. 1398, si è pronunciato sul ricorso dichiarandolo inammissibile pur dichiarandone legittimo l’interesse e allo stato attuale la sentenza di cui sopra non risulta essere stata opposta. Anche in virtù di questo aspetto è arrivato il via libera alla Cooprogetti S.c.a.r.l., considerata attendibile e tale da garantire una prestazione qualificata, «in quanto offre sufficienti garanzie per soddisfare le esigenze richieste dall’Amministrazione».

Cosa è il DocFAP

Il documento di fattibilità delle alternative progettuali è il documento in cui sono individuate ed analizzate le possibili soluzioni progettuali alternative ed in cui si dà conto della valutazione di ciascuna alternativa, sotto il profilo qualitativo, anche in termini ambientali, nonché sotto il profilo tecnico ed economico.  

L’obiettivo, nella fattispecie, è di analizzare le possibili soluzioni progettuali alternative per dar vita ad una struttura ospedaliera DEA II livello (Hub) con 705 posti letto. Lo studio dovrà quindi confermare la possibilità di creare un nuovo Ospedale unico nell’area già individuata nello studio di fattibilità in località Vaglio Lise, confrontandola con la possibilità di realizzare la nuova struttura su due nuove aree, individuate successivamente alla redazione dello studio di fattibilità del 2017, e dunque non analizzate nello studio. La prima è attinente all’ipotesi di una località ricadente nel Comune di Rende (ad Arcavacata, ndr), la seconda a un’altra area che sarà valutata in corso di affidamento tra la Stazione appaltante e l’aggiudicatario.

L’iter procedurale 

Una volta eseguite le indagini di cui sopra, l’Affidatario dovrà confrontare le tre alternative progettuali. Darà quindi conto della valutazione di ciascuna alternativa progettuale esaminata, in termini di accessibilità dell’area dai mezzi pubblici e privati del bacino d’utenza, in termini di flessibilità/possibilità di estensione, in termini qualitativi, tecnici ed economici, nonché sotto il profilo della compatibilità ambientale e di consumo di suolo.  

A quel punto si proporrà alla Regione la soluzione progettuale che presenta il miglior rapporto tra costi e benefici per la collettività, in relazione alle specifiche esigenze da soddisfare e prestazioni da fornire. In particolare, l’Affidatario dovrà confrontare le tre ipotesi progettuali sviluppando un’analisi multicriteria che andrà a comparare “punteggi percentuali” espressi per ogni ambito di analisi presentato.

La guerra fredda tra Regione e Palazzo dei Bruzi

Fin dal giorno dell’insediamento alla Cittadella, la squadra di governo di Roberto Occhiuto e il presidente in prima persona hanno spesso e volentieri tessuto le lodi dell’Unical. Indiscutibile eccellenza calabrese e punto di riferimento scientifico, è spesso al centro dei discorsi progettuali e politici dell’Ente. 

Il via libera alla Facoltà di Medicina per l’Università della Calabria potrebbe essere stato solo il primo passo di un progetto che alla lunga ridisegnerebbe completamente l’area bruzia. Toccherebbe l’ambito istituzionale con la creazione della città unica derivante dalla fusione di Cosenza, Rende e Castrolibero, l’ambito urbanistico e l’ambito sanitario. Una guerra fredda destinata a regalare altri colpi di scena. 

 

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