L’Azienda sanitaria provinciale torna sulla notizia del 93enne che in un primo momento non è stato ricoverato allo Jazzolino per mancanza di posti letto
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In merito alla recente denuncia del medico di base di Filandari, relativa al mancato tempestivo ricovero di un 93enne col femore fratturato, rilanciata da Il Vibonese e da LaC News24, interviene l’Asp di Vibo con alcune precisazioni, ricostruendo la dinamica dei fatti dal proprio punto di vista. Ecco la comunicazione integrale dell’Azienda sanitaria provinciale:
«In relazione alla notizia, fornita dalla dr.ssa Donatella Fazio ed apparsa il 29 novembre scorso su una testata giornalistica, riguardante il caso di un paziente di 93 anni, affetto da frattura del femore, si ritiene doveroso fornire alcune precisazioni per la corretta informazione dei cittadini.
Il paziente, giunto nel Pronto Soccorso/DEA del P.O. di Vibo Valentia, è stato immediatamente preso in carico dall’infermiere del Triage e prontamente visitato dal medico in servizio, il quale avviava il percorso clinico previsto dal protocollo in uso nella Unità Operativa di Pronto Soccorso e Medicina d’Urgenza, con l’esecuzione di esami clinico strumentali e consulenza specialistica. Alla fine del percorso, veniva diagnosticata una frattura pertrocanterica del femore sx, meritevole di trattamento chirurgico.
L'intervento, peraltro, non poteva essere eseguito presso l’U.O. di Ortopedia dell’Ospedale di Vibo Valentia per assenza di posti letto.
Si provvedeva, quindi, a sistemare il paziente in osservazione breve presso l'OBI del Pronto Soccorso di Vibo Valentia per eseguire terapia e monitoraggio H24 dei parametri vitali, con controllo specialistico ortopedico. Contemporaneamente veniva attivata la ricerca nelle Ortopedie della Regione. Si riusciva a reperire un posto letto presso l’Istituto Ortopedico Mezzogiorno d’Italia di Reggio Calabria, dove il paziente veniva trasferito in autoambulanza, previo accordo fra il medico del Pronto Soccorso di Vibo Valentia e quello dell’Istituto di Reggio Calabria.
Presso quest'ultimo istituto il paziente è stato trattenuto alcuni giorni e quindi dimesso in quanto ritenuto non operabile per rischio anestesiologico.
Il paziente tornava nuovamente al pronto soccorso dell'ospedale di Vibo Valentia e qui, verificata la disponibilità del posto letto nella Unità Operativa di Ortopedia, se ne disponeva il ricovero, gestendo in piena autonomia il caso clinico e ciò come avviene quotidianamente per tutti i pazienti che numerosi fanno ricorso alle cure della Struttura dell’Emergenza Urgenza.
Si precisa che il paziente non ha mai lasciato il Pronto Soccorso di Vibo Valentia per un trasferimento all’Ospedale di Lamezia Terme.
Presso quest'ultimo Ospedale il paziente non è stato mai trasferito, sebbene il Commissario dell'Asp di Catanzaro avesse manifestato la disponibilità ad esaminare il caso, comunicandola con solerzia alla testata giornalistica che aveva evidenziato la vicenda.
Tanto si rappresenta in quanto si ritiene che la correttezza delle informazioni sia un valore indispensabile e che a tale doveroso compito debbano attendere, a tutela degli stessi cittadini, sia coloro che esercitano la professione sanitaria, sia coloro che svolgono la professione di diffusione delle notizie».




