Un pronto soccorso nuovo, ristrutturato, più spazioso e più moderno. È quello che sta per nascere all’ospedale San Francesco di Paola, grazie ai lavori che partiranno questa settimana. In altre parole, sorgerà un «mega pronto soccorso», così lo definisce la dottoressa Orsola Sguglio, direttrice dell’Unità operativa complessa di Medicina d’Urgenza e Chirurgia d’Accettazione dello Spoke Cetraro – Paola.

Come diventerà

Il progetto prevede la realizzazione di spazi più ampi e confortevoli per gestire più velocemente e con maggiore efficienza i pazienti che giungeranno in nosocomio per le emergenze e per urgenze. «In questo nuovo pronto soccorso – continua la direttrice Sguglio – sono previste la stanza per gli ortopedici (grazie al neonato “pronto soccorso” di Ortopedia, ndr), per la radiologia e per le ecografie. Tutto ciò darà una dignità a questo pronto soccorso che secondo me è uno dei pronto soccorso che merita questa dignità».

Nessun disagio per i pazienti

È necessario sottolineare che i lavori non influiranno minimamente sulle ordinarie attività ospedaliere, non ci sarà alcuna interruzione dei servizi, né disagi per i pazienti. «Questo è il periodo dell’anno in cui noi lavoriamo maggiormente, quindi i lavori partiranno dalla parte laterale del padiglione, in cui, in questo momento, non ci sono stanze occupate – spiega la direttrice –. I lavori nella parte centrale del pronto soccorso saranno effettuati nel periodo inverale».

Le sinergie

«Devo dire grazie alla mia direzione generale – continua la dottoressa Sguglio – all'ingegnere Capristo e all'ingegnere Abate che insieme a me hanno realizzato un progetto eccezionale». Ma tale risultato è anche frutto delle sinergie tra i vari reparti ospedalieri e dell’impegno incessante del personale sanitario. «Ringrazio principalmente il dottore Massimo Candela, perché, come dico sempre io, da soli non si va da nessuna parte. Ringrazio anche tutto il mio personale, quello degli ospedali di Cetraro, Paola e San Giovanni in Fiore, perché mi ha dato veramente un grande aiuto in termini di collaborazione».

Grandi numeri e risultati

Ogni anno, il nosocomio San Francesco fa registrare decine di migliaia di accessi da parte di pazienti provenienti da tutta l’area del Tirreno cosentino e del Savuto. «L'ospedale funziona – conclude la dottoressa Sguglio – perché tra i direttori delle unità operative c'è una grande collaborazione e la cosa più importante è che ci confrontiamo».