Il diktat partito da via della Scrofa non risparmia nemmeno la sottosegretaria agli Interni Wanda Ferro e l’europarlamentare Denis Nesci. Evidentemente lo scouting di Donzelli in Calabria non ha dato esiti positivi: il partito ha bisogno di un buon risultato anche per “contenere” il governatore uscente
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Tutti precettati per le regionali di ottobre. Evidentemente Giovanni Donzelli non è rimasto particolarmente entusiasta delle candidatura profilate dai dirigenti territoriali di Fratelli d’Italia qualche giorno fa a Catanzaro Lido e l’ordine partito di via della Scrofa è quello che tutti i parlamentari devono candidarsi. Nessuno escluso.
La notizia, quindi, è che alle prossime regionali troveranno un posto in lista i senatori Fausto Orsomarso e Ernesto Rapani, il deputato Alfredo Antoniozzi ma persino la Sottosegretaria agli Interni, Wanda Ferro e l’europarlamentare Denis Nesci. Una decisione che ha del clamoroso e rischia di rovinare i piani di molti aspiranti consiglieri regionali del territorio che lavoravano alla costruzione della candidatura da tempo.
Ma soprattutto una mossa che toglie al centrodestra un’argomentazione contro l’avversario Pasquale Tridico. Difficile che i parlamentari in caso di elezione sceglieranno di rimanere a Catanzaro.
Diciamo anche che la notizia non è stata accolta benissimo dai diretti interessati perchè il rischio di scivolare esiste e perchè essere gettati in una campagna elettorale all’improvviso non è mai facile. Ma i vertici del partito sono determinati e da via della Scrofa sono già partite le richieste dei documenti formali necessari a depositare la candidatura.
Politicamente questa mossa si spiega nella presumibile debolezza delle liste che aveva solo in una manciata di elementi spessore. Soprattutto nella provincia di Reggio Calabria dove Giuseppe Neri, unico eletto alle scorse elezioni, ha deciso di non ricandidarsi. Il solo assessore uscente, Giovanni Calabrese, evidentemente non basta per avere una lista competitiva. Il primo partito in Italia non può rischiare di portare a casa un magro bottino e magari scivolare al terzo posto della coalizione (dato per scontata la supremazia di Forza Italia). La Lega, infatti, sta mettendo in campo candidati forti, soprattutto nella circoscrizione centro e quella Sud.
L’altro obiettivo è ovviamente limitare lo strapotere di Roberto Occhiuto in caso di vittoria. Bisogna evitare che il presidente si disegni un consiglio regionale su misura e soprattutto andare al tavolo delle trattative con il presidente con un gruzzoletto.Tutti precettati dunque, sia pure a malincuore per qualcuno.