Il tecnico delle Aquile parla alla vigilia della sfida valida per l’ottavo turno di Serie B: «Non è una finale, ma è una partita delicata. Il lavoro è la nostra unica medicina».
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Alla vigilia di Catanzaro–Padova, in programma domani sera alle 19.30 per l’ottava giornata di Serie B, Alberto Aquilani si presenta in conferenza stampa con tono lucido e determinato. Le sue Aquile cercano la prima vittoria stagionale, dopo sei pareggi e una sconfitta, e il tecnico giallorosso sa che la gara del “Ceravolo” rappresenta un passaggio chiave del cammino.
«Quando esci sconfitto ti porti dietro una sensazione che solo la sconfitta può darti, e non è piacevole – ha esordito Aquilani –. Detto questo, abbiamo lavorato bene. Ho un gruppo di uomini che si impegnano nel modo giusto, abbiamo analizzato gli errori e ci siamo concentrati sul lavoro, che per me è l’unica medicina per migliorare».
Squalificato, l’ex centrocampista romanista domani non potrà essere in panchina: «Mi dispiace non esserci, perché da lì senti di poter aiutare i ragazzi. Ma ho uno staff preparato e non ho dubbi che le cose verranno fatte nella maniera migliore». Poi il messaggio chiaro alla squadra: «È una partita delicata. Dobbiamo percepire il valore della gara, capire che se non abbiamo ancora vinto qualcosa va migliorato. Non è una finale, ma se la carichi troppo di significati rischi che l’ansia diventi un ostacolo, soprattutto per una squadra giovane come la nostra».
Sulla gestione tattica, Aquilani si è soffermato anche sui numeri difensivi del Catanzaro: «I dati dicono che siamo la terza squadra che concede meno tiri in porta, ma le statistiche non vincono le partite. Forse i pochi tiri che subiamo sono troppo pericolosi, e su questo dobbiamo lavorare. Cattiveria? Sì, ma nel senso di percezione del pericolo. Quando lo senti, diventi più aggressivo: è questo che ci serve per fare il salto».
Il tecnico romano non nasconde le difficoltà, ma rivendica i segnali di crescita: «In queste ultime tre partite ho visto una crescita reale. Ci manca solo il risultato, e il risultato arriva solo se sei consapevole di volerlo. A volte dobbiamo essere più sporchi, più pratici. Serve vincere, anche senza brillare».
Sulle condizioni della squadra, Aquilani fa il punto: «Di Francesco si è operato, Frosinini non è ancora recuperato, Bettella è da valutare. Buso sta bene, lo stimolo perché ha qualità importanti. È un giocatore su cui conto, come tanti altri che magari stanno trovando meno spazio».
C’è spazio anche per i giovani azzurri: «Liberali sta crescendo molto, è tornato dall’Under 20 con grande energia. È più pronto rispetto all’inizio, e può essere importante per noi. Cisse invece è stato convocato in Under 21, un segnale che sta facendo bene. Anche se non ha giocato, è tornato con l’atteggiamento giusto».
Infine, uno sguardo all’avversario di domani: «Il Padova è una squadra organizzata, che gioca bene e non ha meritato di perdere l’ultima partita. Sarà una gara difficile, ma in questo momento mi interessa più il Catanzaro che l’avversario. Dobbiamo concentrarci su di noi, sul rispetto dell’avversario e sull’attenzione ai dettagli, perché in questo campionato è proprio il dettaglio a fare la differenza».