I “delfini giallorossi” sono reduci da sei vittorie consecutive. Ora la squadra di Malucchi va a caccia del primo posto, con il miglior attacco del girone. E domenica arriva la Paolana, terza della classe
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La vera sorpresa si chiama Trebisacce, autentica forza trainante del campionato di Eccellenza Calabria 2025/2026. I "delfini giallorossi", neopromossi dopo il trionfo in Promozione, stanno affrontando il salto di categoria con una determinazione feroce, occupando un solido secondo posto in classifica con 18 punti dopo le prime otto giornate e lanciando una sfida diretta alla capolista DGS PraiaTortora (19 punti).
La città, nota per la sua bellezza sul Mar Ionio e per essere stata aggregata recentemente ai "Borghi più belli d'Italia", sta vivendo un autunno calcistico da sogno, grazie a una squadra che ha ritrovato entusiasmo e ambizione.
Il dato tecnico più sbalorditivo, che evidenzia la trasformazione della squadra, è la striscia aperta di sei vittorie consecutive. Questo filotto di risultati, conoscendo ambiente e struttura tecnico-societaria, non è casuale, è il segno di una ritrovata maturità, una coesione tattica e una forma fisica che permettono alla squadra di imporre il proprio gioco per tutti i 90 minuti. L'ultimo esempio di questa mentalità vincente è la sonora vittoria per 0-4 inflitta alla Rossanese in trasferta, un risultato che testimonia come la squadra non tema il confronto con le piazze storicamente ostiche della categoria.
L'andamento è da capogiro: 6 vittorie e 2 sole sconfitte nelle prime gare della stagione, con un approccio "all-in" evidenziato dall'assenza totale di pareggi. Il Trebisacce si conferma un vero e proprio uragano offensivo, vantando il miglior attacco del campionato con 20 reti segnate (una media di 2.5 gol a partita) e, di conseguenza, la migliore differenza reti assoluta (+13) avendo incassato 7 reti. La capacità realizzativa non conosce confini geografici, distinguendosi equamente tra campo amico e trasferte. Questa costanza è merito anche di singoli fuoricategoria come l'attaccante N. Cruz Hess, autore di 6 reti e perno imprescindibile del reparto avanzato.
Come dichiarato di recente dal DS Rugiano: «Adesso che siamo al completo, stiamo iniziando a macinare gioco. La forza è nel gruppo». Nonostante l'attuale dominio, le uniche due battute d'arresto stagionali (entrambe arrivate nelle prime due giornate) hanno rappresentato un importante momento di riflessione e crescita.Nell'esordio stagionale perso in casa contro il Bocale per 3 a 1, l’approccio alla categoria è stato un duro colpo. Dopo un promettente vantaggio firmato Cruz Hess, la squadra ha subito una rimonta letale nel secondo tempo, evidenziando una potenziale carenza di esperienza e solidità difensiva nel gestire i momenti cruciali della partita. E seppur di misura, nel seguente scontro diretto in trasferta contro l'attuale capolista DGS Praiatortora perso per 1 a 0, il Trebisacce ha registrato l'unica partita in cui il suo attacco non è riuscito a segnare. La sconfitta ha rivelato la necessità di affinare le strategie offensive contro le difese più organizzate e compatte della categoria. Probabilmente l'analisi di queste sconfitte è stata costruttiva. Da quel momento, lo staff tecnico ha lavorato per blindare la squadra e la risposta è stata la fenomenale serie di sei vittorie consecutive, che dimostra una rapidità di apprendimento degna di una squadra di alta classifica. Il sogno Serie D è concreto, almeno in classifica, e passa obbligatoriamente per il prossimo impegno casalingo, domenica 9 novembre, nella nona di campionato il Trebisacce ospiterà la Paolana, attualmente al terzo posto con 16 punti in un match catalogato come un vero e proprio scontro diretto tra le prime tre della classe. Una vittoria permetterebbe al Trebisacce di superare potenzialmente il PraiaTortora in vetta (in caso di un passo falso di quest'ultima) e darebbe un segnale fortissimo al campionato. Mentre l'Alto Ionio vibra di entusiasmo, l'obiettivo è prolungare la striscia positiva per trasformare un avvio di stagione eccellente in un trionfo che manca da tempo. Ma guai a nominarlo.


