Corteo pro Palestina, la polizia carica i manifestanti: feriti 13 studenti, tra cui 10 minori
Docenti e studenti di uno dei cortei si sono detti «sconcertati» per quanto accaduto, ci sarebbero dei feriti. Dura la reazione di Pd e M5s: «Clima di repressione. Immagini non degne di questo Paese»
Cariche della polizia alla manifestazione pro Palestina oggi a Firenze e a Pisa. Al momento si registrano 13 feriti tra gli studenti, 10 sono minorenni. A Firenze è accaduto quando i manifestanti hanno provato a raggiungere il consolato americano. Il corteo, formato da sindacati di base, studenti e comunità palestinese, è partito da piazza Santissima Annunziata per raggiungere, sfilando per il centro, piazza Ognissanti e ha poi proseguito il percorso sul lungarno verso il consolato. A poche decine di metri era presente lo sbarramento delle forze dell'ordine e quando i manifestanti hanno provato ad avanzare sono partite alcune cariche. Il corteo ha poi fatto ritorno in piazza Ognissanti per gli interventi finali.
Nel centro di Pisa è accaduto durante il corteo studentesco che voleva raggiungere piazza dei Cavalieri. I poliziotti schierati a protezione di uno degli accessi alla piazza hanno caricato gli studenti che stavano cercando di oltrepassare lo sbarramento.
Docenti e studenti a Pisa: «Siamo sconcertati»
«Siamo sconcertati da quanto accaduto in via San Frediano, di fronte alla nostra scuola dove studenti per lo più minorenni sono stati manganellati senza motivo, perché il corteo che chiedeva il cessate il fuoco in Palestina, assolutamente pacifico, chissà mai perché, non avrebbe dovuto sfilare in Piazza Cavalieri». Così in una lettera aperta un gruppo di 11 docenti del liceo artistico “Russoli” di Pisa in merito alle cariche delle forze di polizia contro gli studenti delle superiori che avrebbero causato il ferimento di diversi ragazzi.
«Proprio di fronte all'ingresso del nostro liceo, hanno fatto partire dapprima una carica e poi altre due contro quei giovani con le mani alzate. Non sappiamo se siano volate parole forti, anche fuori luogo, d'indignazione e sdegno, fatto sta che, senza neanche trattare con gli studenti o provare a dialogare, abbiamo assistito a scene di inaudita violenza. Come educatori siamo allibiti: riteniamo che qualcuno debba rispondere dell’ingiustificabile violenza cui sono stati sottoposti gli studenti».
«Siamo partiti da piazza Dante dove ci eravamo radunati per fare una passeggiata in giro per la città ma dopo poche decine di metri abbiamo trovato lo sbarramento di polizia che ha poi caricato una manifestazione assolutamente pacifica, ma determinata ad andare avanti per portare solidarietà al popolo palestinese». Lo ha raccontato una studentessa che ha partecipato al corteo Pro Palestina di Pisa.
«Deve cessare - ha aggiunto - ogni complicità del nostro Governo e delle istituzioni formative con il genocidio in atto in Palestina. L'Università di Pisa deve bloccare ogni accordo con Israele e con le aziende israeliane che producono le armi che vengono usate in Palestina».
Dal canto suo, il rettore di Pisa Riccardo Zucchi dichiara che l’Università «conferma la sua posizione caratterizzata dalla massima apertura al dialogo pacifico fra tutte le posizioni e dal ripudio della violenza in tutte le sue forme. Riguardo alla tragica situazione in Israele e Palestina, ribadisce il suo sgomento per l'attacco terroristico del dicembre scorso e per la strage attualmente in corso nella striscia di Gaza, unendo la sua voce a quella di tutti coloro che chiedono l'immediato cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi».
Le reazioni
La segretaria del Pd Elly Schlein parla di «manganellate inaccettabili, c’è un clima di repressione. Basta manganellate sugli studenti», scrive su Instagram. «Le immagini di Pisa sono inaccettabili: studenti e studentesse intrappolati in un vicolo e caricati a manganellate dalla polizia. Presentiamo subito un'interrogazione parlamentare al ministro Piantedosi, affinché chiarisca. C'è un clima di repressione che abbiamo già contestato mercoledì scorso al ministro in Parlamento. Difendiamo la libertà di manifestare pacificamente».
Duro anche il leader del Movimento Cinque Stelle, Giuseppe Conte: «Ancora una volta manganellate contro chi protesta per il massacro in corso a Gaza. Questa volta a Pisa, ai danni di studenti, giovanissimi. Altri episodi ci sono stati a Firenze. Sono immagini preoccupanti, non degne del nostro Paese. Non può essere questa la risposta dello Stato al dissenso».