Sedici i pulli inanellati e dotati di Gps dai tecnici dell'Ispra e dai volontari calabresi nell'ambito del progetto avviato nel 2003 per favorire il ritorno e la nidificazione della specie nella regione
Tutti gli articoli di Ambiente
PHOTO
Si chiameranno Giorgio, come Giorgio Punzo, il fondatore della Lipu nel 1965; Fulco, come Fulco Pratesi; Danilo, come Danilo Mainardi (entrambi presidenti dell'Upupa); Longino, come Longino Contoli, tra i primissimi scienziati dell'associazione. E ancora Marta (Fabris) e Michele (Camperchioli), i primi due volontari della storia della Lipu, proprietari della primissima sede al quartiere Balduina di Roma, dove ancora vivono; Robin e Ian, rispettivamente Chanter e Greenless, gli inglesi a capo della Lipu nella lunga parentesi del British Institute di Firenze. E poi il presidente Ermanno (Rizzardi), il vicepresidente Giuliano (Bianchi), a lungo avvocato della Lipu, il leader della Lipu inglese Roger (Jordan), Marilù (Urban), storica delegata marchigiana e vicepresidente negli anni Novanta, Paola (Quartini), guardia venatoria e zoofila di Genoa uccisa mentre effettuava un controllo. E infine Patrizia (Rossi), che contribuì a fondare il settore Agricoltura della Lipu, Davide (Barcellone), compianto responsabile dell'Oasi Arcola e Massimo (Soldarini), scomparso lo scorso anno, per 40 anni volontario, consigliere e poi responsabile dei Progetti e del Volontariato della Lipu.
Porteranno i nomi di alcuni dei protagonisti della storia della Lipu, giunta a celebrare il 60esimo anniversario, i 16 pulli di cicogna bianca inanellati e dotati di Gps dai tecnici dell'Ispra e dai volontari della Lipu Calabria, nell'ambito del progetto Cicogna bianca Calabria, avviato nel 2003 con il supporto di e-distribuzione per favorire il ritorno e la nidificazione della specie nella regione. Il progetto ha portato, in questi oltre vent'anni, alla nascita di più di 1.000 cicogne e all’inanellamento, dal 2019 a oggi, di 140 pulli.
Per secoli perseguitata dalle comunità umane e scomparsa nel Medioevo dal nostro Paese, la cicogna bianca è tornata progressivamente a popolare l'Italia a partire dagli anni Sessanta del Novecento e si è diffusa in molte regioni grazie a progetti di reintroduzione e di nidificazione su piattaforme artificiali. Oggi la presenza italiana della specie, il cui stato resta tuttavia inadeguato, conta tra le 320 e le 330 coppie, tra le quali 38 proprio in Calabria.
«Sono nomi molto importanti, quelli che abbiamo scelto per i 16 pulcini calabresi di cicogna bianca - afferma Alessandro Polinori, presidente della Lipu - in rappresentanza delle innumerevoli persone che hanno arricchito di intelligenza, cuore e azione questi primi sessant'anni della nostra storia. Le piccole cicogne così battezzate, se tutto va come deve, voleranno per migliaia di chilometri tra Africa e Italia e ritorno, ogni primavera e autunno, portando con sé la bellezza della natura, l'importanza scientifica della raccolta dati ma anche il rischio che ogni viaggio di migrazione comporta, tra fatica, difficoltà meteo, barriere naturali e antropiche, perdita di habitat e caccia illegale. È un rischio che i "nomi" della Lipu correrebbero volentieri, nella speranza che il viaggio degli uccelli migratori sia reso sempre più sicuro».
«La migrazione della cicogna bianca - aggiunge Marco Gustin, responsabile Specie e ricerca della Lipu - è un evento noto da tempo per le popolazioni che nidificano nel nord Europa. Nel nostro continente esiste quasi un confine netto tra gli individui che scelgono la rotta occidentale, che li porterà in Africa attraverso lo stretto di Gibilterra, e altri che, al contrario, scelgono la rotta opposta che li porterà a raggiungere l'Africa attraverso il Bosforo. Oggi sappiamo abbastanza bene ciò che fanno le cicogne nel nord Italia, anche grazie al Centro Cicogne di Racconigi, ma ancora poco delle cicogne bianche che nidificano in Italia meridionale, Calabria compresa. L'applicazione di Gps a base satellitare sulle giovani cicogne calabresi ci permetterà di colmare questo gap conoscitivo».
«Il Progetto “Cicogna bianca Calabria” – informa Roberto Santopaolo, responsabile del progetto - grazie all’installazione di oltre 100 nidi artificiali in collaborazione con e-distribuzione, ha permesso alla specie di tornare a nidificare stabilmente in Calabria, dopo un'assenza di oltre mezzo secolo. Al progetto abbiamo abbinato l'iniziativa “Un nome per la Cicogna”, che coinvolge le persone nel sentire le cicogne ancora più vicine, affiancando la componente emotiva ed educativa a quella scientifica dell'inanellamento. Per i 60 anni della Lipu abbiamo fatto un passo in più, legando a questa splendida specie una parte fondamentale della storia della nostra Associazione».