E venne il giorno della Calabria

Nonna vaporiera, un salto nel passato a bordo dello storico treno della Sila

VIDEO | Quasi un secolo di vita, la 353 delle ex Calabro-Lucane marcia ogni sabato e domenica da Moccone a Camigliatello e fino a Silvana Mansio. Appuntamento questa sera con E venne il giorno della Calabria ore 21 su LaC Tv

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di Redazione
21 agosto 2021
10:48

Forse è il treno più bello d’Italia. Di sicuro viaggia lungo il tracciato più suggestivo. Unico e di rara bellezza durante le quattro stagioni. E ogni stagione sembra un treno diverso in un percorso diverso.
È il treno storico della Sila, portato a spasso allegramente, per la gioia di grandi e piccini, lungo una tratta da favola, da ‘nonna vaporiera’: quasi un secolo di vita, la 353 delle ex Calabro-Lucane marcia ogni sabato e domenica ( più altre feste comandate) da Moccone a Camigliatello e fino a Silvana Mansio, a oltre 1400 metri slm. Questa è la stazione ferroviaria più alta d’Italia. Ne parleremo questa sera con E venne il giorno della Calabria, il format condotto da Franco Laratta in onda alle ore 21 su LaC Tv.
Peccato che non arrivi, come promesso anni fa, fino al capolinea San Giovanni in Fiore.

Il tutto grazie al sostegno della regione, uno sforzo notevole delle Ferrovie della Calabria e del suo qualificato personale.
Racconteremo con Roberto Galati e Vincenzo Calabrò dell’associazione Ferrovie in Calabria, quanto è stato fatto in questi primi 5 anni di attività del Treno della Sila, l’interesse crescente e incontenibile di tanti appassionati che da tutta Italia e da altri paesi europei chiedono di viaggiare a bordo dello storico convoglio a vapore. Sentiremo la voce dell’anziano e attivissimo macchinista della vaporiera. Un mestiere molto duro il suo, insieme a quello del fuochista.


I ragazzi dell’associazione “Ferrovie in Calabria” hanno smosso l'interesse dell'opinione pubblica, spingendo moltissimo sulle istituzioni preposte, fino a quando non hanno ottenuto il ritorno della vecchia locomotiva a vapore delle Calabro-Lucane, del 1926, per decenni abbandonata su un binario morto della stazione ferroviaria di San Giovanni in Fiore.
Il trenino è tornato a sbuffare lungo l’altopiano della Sila. E da qui dovrà ripartire il rilancio delle tratte più importanti delle Ferrovie della Calabria. Sarebbe un investimento importante per ridare ossigeno alle aree interne della Calabria in fase di rapido spopolamento.

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