Cerimonia molto sentita per la terza edizione della manifestazione. La massima onorificenza della città capoluogo di provincia assegnata al dirigente apicale della Polizia di Stato apprezzato anche a Catanzaro, Palermo, Grosseto e Firenze
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Oggi è questore, con le funzioni di vicario a Caserta, ma è davvero complicato poter “raccontare” il ruolo sociale che ha voluto “mantenere” sempre operativo Antonino De Santis sin da quando ha scelto di fare il servitore dello Stato. Un filo sempre teso che ha sempre mantenuto sin da quando, di “ripassaggio” alla Questura di Crotone durante una delle pagine più tristi della sua città – l’alluvione del 1996 –, a quando ha raggiunto la qualifica che permette l’assunzione delle funzioni di questore della Repubblica, dopo gli incarichi di vicario a Grosseto e, soprattutto le mai abbandonate funzioni investigative in diverse aree problematiche del territorio italiano (su tutte gli incarichi di vice dirigente della Squadra Mobile di Palermo e, successivamente, quelle a capo della Squadra Mobile di Catanzaro e Firenze). Un filo discreto quanto forte della consapevolezza del bagaglio del lavoro di squadra che ieri, nell’aula consiliare Falcone e Borsellino della sua città, non gli ha potuto impedire la stessa emozione che familiari ed amici di sempre, assieme ai massimi dirigenti delle altre “armi” capitanate dalla prefetto Franca Ferraro, si è tinto di emozione vera e partecipata.
Questa l’atmosfera di profonda emozione e sentita partecipazione, in cui si è svolta la cerimonia di conferimento del “Pitagora d’Oro”, massima onorificenza cittadina, al dottor De Santis con la pergamena e l’opera realizzata da Franco Nicotera, che ha visto anche il passaggio di testimone dal primo insignito dell’onorificenza, il maestro Gerardo Sacco a cui era seguita quella tributata lo scorso anno a Sergio Cammariere.
«È con profonda deferenza e con intimo senso di riconoscenza da parte dell’intera comunità – ha dichiarato il sindaco nel suo intervento – che oggi rendiamo omaggio a una figura che ha dedicato la propria vita alla difesa della sicurezza collettiva. Il dottor De Santis rappresenta il volto più nobile e silenzioso dello Stato: quello che opera con rigore, disciplina e straordinario senso del dovere, lontano dai riflettori ma vicino alle persone».
Ed è stato proprio l’attuale primo cittadino a ricordare, con particolare commozione, l’azione di De Santis durante l’alluvione che colpì Crotone nel 1996. Allora, fu tra i primi a intervenire, portando soccorso, conforto e sicurezza a una comunità duramente colpita, «dimostrando come – al di là del ruolo istituzionale – vi sia una profonda umanità e una vocazione autentica al servizio» ha sottolineato il sindaco Voce.
E se sua eccellenza il prefetto Franca Ferraro ha evidenziato come «Crotone sia un territorio bello come le persone che vengono premiate e che attraverso l’onorificenza che viene conferita al dott. De Santis ci sentiamo tutti gratificati come servitori dello Stato», ha colpito ancora di più l’emozione dell’insignito, che ha confermato l’autenticità di sempre: «è un privilegio grandissimo ricevere questo riconoscimento dalla mia città. Un riconoscimento che dedico a tutte le donne e gli uomini della Polizia di Stato. Questo è un riconoscimento che ha anche un valore educativo. Crotone la porto nel cuore. Siamo gente operosa ed è importante che mettiamo da parte le divisioni e perseguire ciò che ci unisce».