Arriva la delibera dopo un complicatissimo iter tra sospetti, esposti, misteri, ispezioni Anac e incursioni delle Fiamme Gialle
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Un "gol" visto e rivisto al "Var". Fino allo sfinimento. Oltre ogni dato empirico. Tra sospetti, esposti anonimi o conclamati. Regole del gioco mutate post mortem. Graduatorie scritte, sospese, riscritte. Ispezioni dell'Anac e Fiamme Gialle in modalità al quadrato, procura e anticorruzione.
Fino alla "convalida" della rete, ora sì che il presidente della Lazio e collega in Senato di Mario Occhiuto tra i banchi di Forza Italia può "esultare". Arriva la tanto sospirata delibera dell'Asp di Cosenza (la 2967 del 4 dicembre) con cui si assegna formalmente alla Rti con Lotito dentro (Tim Service e Snam Lazio Sud) il mega appalto milionario (40 più Iva per 4 anni più uno) per pulizie e sanificazione di tutti gli ospedali del perimetro provinciale di pertinenza (Annunziata, ovviamente, esclusa).
Una gara infuocata sin dall'inizio con dentro i maggiori colossi nazionali e persino europei del settore. Gara controversa, finita ben presto nel mirino malizioso della pubblicistica politica regionale e parlamentare nonché del chiacchiericcio "urbano" che non ha mai fatto mistero di considerare Lotito super favorito già dall'inizio della contesa. Patron della Lazio, peraltro, sostanzialmente decisivo per le sorti governative della sanità di Calabria grazie a una serie di emendamenti che negli ultimi due anni hanno di fatto disegnato perimetri legislativi piuttosto agevoli.
Sospetti e veleni che sarebbero rimasti rinchiusi in una bottiglia nel mare aperto se poi la gara in sé avesse assunto contorni di linearità. Niente di più controverso, invece.
Prima una gara ponte dell'Asp in attesa della graduatoria Consip (dove la Rti di Lotito non è presente). Poi di Consip neanche il ricordo e si procede (nonostante l'importo elevato) con Asp diretta stazione appaltante.
Segue offerta tecnica con punteggi che sarebbero stati rivisti e corretti (lo scrive Anac) e quella economica con evidenti anomalie (lo scrive l'Asp in delibera). Nel mezzo regole di ingaggio mutate in corso d'opera e conseguente esclusione di alcune imprese.
L'Anac, coinvolta su misura, scrive a Rup e Asp che sono presenti gravi criticità. Chiede conto e spiegazioni. Che tardano ad arrivare ma arrivano. Anche dense di rassicurazioni. Sicchè è la stessa Autorità anticorruzione a mettere il timbro finale, per quanto di sua competenza.
La gara, pur confusa e a tratti anomala (stiamo traducendo in sintesi) ha seguito tuttavia criteri di trasparenza e legittimità.
Carta e penna e nel giorno di Santa Barbara (santo patrono dei Vigili del fuoco) l'Asp manda in albo la delibera di assegnazione della gara.
Anche questo potrebbe non rivelarsi un caso. Tenersi buoni i pompieri non è mai una cattiva idea. Le fiamme sono sempre dietro l'angolo...


