Nel 2024 si è registrato un calo degli incendi boschivi in Italia rispetto ai cinque anni precedenti: complessivamente è andata in fumo una superficie di 514 chilometri quadrati (quasi la metà della superficie del comune di Roma Capitale), ovvero un'estensione pari a circa due terzi del valore medio calcolato nel periodo 2018-2023.

La capitale dei roghi è la provincia di Reggio Calabria, dove sono andati in fumo 10,3 chilometri quadrati di boschi. Colpite 16 regioni su 20, con una sensibile riduzione delle aree interessate in Sicilia e nelle regioni del Centro.

È quanto emerge dalle attività dell'Ispra nell'ambito delle osservazioni e del monitoraggio dell'impatto dei grandi Incendi boschivi sugli ecosistemi. I risultati, disponibili online, hanno lo scopo di fornire ogni anno un dettaglio informativo a supporto delle politiche per il ripristino e la conservazione degli ecosistemi terrestri a scala nazionale e locale.
I dati relativi alla perimetrazione delle aree bruciate sono forniti dal sistema European Forest Fires Information System del programma europeo Copernicus Emergency, e sono elaborati da Ispra con applicazioni di machine learning per il riconoscimento degli ecosistemi coinvolti negli Incendi.

I dati Ispra: Sicilia, Calabria e Sardegna le regioni critiche

Della superficie colpita da Incendi boschivi nel 2024, il 20% era ricoperto da ecosistemi forestali. Il 46% dei boschi bruciati era rappresentato da latifoglie sempreverdi quali leccete e macchia mediterranea, il 37% da boschi di latifoglie decidue e il 14% da boschi di conifere. Gli eventi si sono concentrati in gran parte tra i primi di luglio e la prima metà del mese di agosto, con un andamento pari o quasi a quello del valore medio della serie storica (2006-2023).
La superficie percorsa da incendio è diminuita sensibilmente in Sicilia, è rimasta stabile o è aumentata nelle altre regioni del Sud, in Sardegna e nelle altre regioni del Nord, mentre è diminuita nelle regioni del Centro.
Sicilia, Calabria e Sardegna insieme hanno contribuito a più del 66% del totale di superficie forestale italiana colpita da grandi incendi boschivi. Le regioni meno colpite sono Valle D'Aosta, Lombardia, Trentino-Alto Adige e Veneto.

Incendi boschivi, Reggio Calabria la provincia più colpita

La provincia che ha maggiormente sofferto è quella di Reggio Calabria (10,3 chilometri quadrati), che da sola rappresenta il 41% del totale forestale bruciato in Calabria e il 10% del totale forestale nazionale percorso da incendio. Anche nella provincia di Cosenza e in quella di Nuoro sono bruciati rispettivamente 9,4 e 8 chilometri quadrati di superficie boschiva. Il 31% degli ecosistemi forestali percorsi da incendio nel 2024 si trovava all'interno di aree protette.
Dal primo gennaio al 9 giugno 2025 risulta una superficie complessiva colpita da incendi boschivi di 34 chilometri quadrati, di cui quasi 10 chilometri quadrati appartenenti a boschi e foreste. Attualmente quasi il 70% delle aree forestali percorse da incendio si trova in Calabria. La seconda regione attualmente più colpita è il Trentino Alto-Adige.