VIDEO | Il sindacato evidenzia un problema che si ripete di anno in anno e che comporta l’esclusione dei soggetti più fragili. Il segretario Silipo: «L’emergenza sta diventando consuetudine e così non va bene»
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Da quasi un mese ha preso il via il nuovo anno scolastico ma non per tutti. A Catanzaro studenti con disabilità ancora penalizzati perché privi di una adeguata assistenza durante le lezioni. Il Comune e la Provincia non hanno ancora attivato il servizio di supporto con operatori educativi per l’autonomia e la comunicazione. Per gli alunni con disabilità le lezioni non sono ancora iniziate, è la denuncia del sindacato Cisl Scuola.
«Viene negata l’inclusione scolastica a tanti ragazzi che hanno bisogno di figure specialistiche come, ad esempio, educatori, assistenti alla persona, assistenti alla comunicazione, supporto alla mensa e ai trasporti» spiega Alfredo Silipo, segretario generale Cisl Scuola Magna Grecia.
«Da anni ormai accade ciò, l’emergenza sta diventando una consuetudine e per noi non va bene. È importante che le istituzioni locali si attivino il prima possibile e già dal prossimo anno lo facciano in tempo, in modo che coincida con l’inizio delle attività didattiche».
La legge prevede la copertura di almeno 30 ore settimanali. Il servizio deve essere affidato dagli enti locali, anche quest’anno con grave ritardo escludendo gli alunni più fragili. «C’è da dire che vengono lasciati da soli anche i dirigenti scolastici e gli insegnanti – continua ancora il sindacalista – che non hanno quella preparazione specialistica richiesta e devono attrezzarsi in modo che questi ragazzi possano stare a scuola nel miglior modo possibile. Ecco l’appello che facciamo come Cisl Scuola a queste istituzioni, attivatevi il prima possibile perché ogni giorno perso è un diritto negato».
Il sindacato ha poi portato la testimonianza di famiglie e docenti. «Mio figlio aspetta da settimane di tornare in classe come tutti gli altri. Ma senza assistente non può restare a scuola», racconta Antonella, madre di un bambino con disabilità motoria.
Disagi anche per molti dirigenti scolastici e insegnanti che si trovano a gestire situazioni complesse senza il supporto necessario: «Non possiamo sostituirci a professionisti formati – spiega una dirigente scolastica – ma il rischio concreto è che i bambini più fragili vengano esclusi dalla scuola, nel silenzio generale».