Gallo ha sottolineato i numerosi interventi realizzati a sostegno dei piccoli centri e la necessità di sviluppare le sue tradizioni puntando al contempo sull’innovazione. Secondo il direttore di LaC News24 Laratta lo spopolamento si può arginare anche con l’accoglienza, lo smart working
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Dopo il tour di Cleto e Bova, il Premio Letterario Caccuri approda dove è nato, nel piccolo borgo dell’alto crotonese che fino al 10 agosto ospiterà i massimi esponenti della cultura italiani. Una prima giornata, nel paese adagiato sulle verdi colline che sovrastano la Valle del Neto, che ha visto al centro dell’attenzione un tema interessantissimo, trattato con passione e partecipazione: i borghi, lo spopolamento, il futuro della Calabria. Un argomento di grandissima attualità che è stato affrontato nel corso di un dibattito da imprenditori agricoli ma anche da sindaci, presidenti del Gal, operatori, che non hanno esitato a parlare di una situazione drammatica nei comuni.
Ad intercettare l’attenzione dei presenti è stato poi l’assessore regionale Gianluca Gallo che oltre alla delega dell’agricoltura ne mantiene altre otto, tra cui proprio quella legata alla valorizzazione dei borghi. All’inizio del talk, svoltosi nella suggestiva cornice della Grancia del Vurdoj nel comune di Caccuri, in quello che fu un insediamento dei monaci Basiliani e poi dei monaci Florensi, il direttore responsabile di LaC News24 Franco Laratta ha parlato di possibili soluzioni, o almeno tentativi, per invertire la tendenza allo spopolamento: lo smart working, l’immigrazione legale, un piano per attrarre pensionati da tutta Europa.
Temi che sono stati subito accolti dai relatori e sono entrati nel cuore del confronto, ripresi dai sindaci, dal presidente del Premio Letterario Caccuri Adolfo Barone, dal presidente del Gal Natale Calvelli, dal presidente dell’associazione “Pennulara”, l’olio tipico dell’area di Caccuri, unico nel suo genere.
A concludere i lavori, con un lungo e appassionato intervento, è stato l’assessore regionale Gallo. Ciò che è emerso, tra i vari aspetti, è la grande popolarità conseguita dall’assessore tra gli imprenditori agricoli e anche tra gli amministratori locali. Tutti hanno voluto evidenziare la disponibilità, il ruolo attivo di assessore, la capacità di spesa dimostrata. Un ruolo svolto con determinazione e rapidità, contraddistinto da una visione della politica agricola che esce dal localismo e porta l’agricoltura calabrese a livello nazionale con importanti appuntamenti che si sono svolti negli ultimi anni.
Proprio sui borghi, l’assessore ha ricordato una serie di azioni tese alla loro valorizzazione con interventi economici a favore dei comuni, la possibilità di creare un’immagine positiva che richiami i giovani e quanti vogliono tornare in Calabria, dove il costo della vita risulta particolarmente basso ed in cui è possibile fare leva su diverse condizioni per uscire dallo stress delle grandi città o godersi la pensione in serenità.
Gli interventi degli imprenditori hanno confermato quanto sia cambiata l’agricoltura calabrese nell’ultimo periodo. A dimostrarlo anche i bandi sul primo insediamento dei giovani in agricoltura, aperti e chiusi nel giro di pochi giorni. Un record per la Calabria. Da parte degli operatori si è fatta largo la richiesta di continuare a riservare un ruolo centrale all’agricoltura, affinché da punto debole possa consolidarsi fino a diventare un punto forte per la regione. Nel corso dell’evento, l’assessore Gallo ha inoltre immaginato una Calabria che rilanci le sue tradizioni, ma che punti nello stesso tempo sull’innovazione per assicurare un futuro certo per le aziende. Innovazione, cambiamento, adeguamento alle esigenze del mercato, sempre nel rispetto della qualità. È su questo punto che può trovare un grande avvenire l’agricoltura calabrese.