Negli studi de LaCapitale il dirigente medico del Policlinico Umberto I che ha posto l’attenzione sull’importanza della prevenzione oncologica e dell’educazione alimentare
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“Il goal della vita” l’evento che unisce sport, sicurezza e salute giunge alla sua quarta edizione. Sono vari i macrotemi che si affronteranno in questa edizione “giubilare” a Roma nell’evento che vede in prima linea il network LaC e LaCapitale.
Negli studi de LaCapitale, in via dei Condotti21 a Roma, la dottoressa Maria Ida Amabile, dirigente Medico dell'Unità Operativa Complessa di Chirurgia della Mammella del Policlinico Umberto I. Un breve dialogo, moderato dalla giornalista Emanuela Felle, che ha toccato i temi centrali della prevenzione oncologica, dell’educazione alla salute e del ruolo cruciale della multidisciplinarietà in ambito clinico e di ricerca.
Amabile ha sottolineato con forza l’importanza della prevenzione primaria nella lotta contro le patologie mammarie, evidenziando come l'informazione, da sola, non sia sufficiente senza strumenti concreti per costruire una consapevolezza reale nella popolazione: «Noi ci proponiamo di fornire uno sportello per visite e anche consulenze su quello che è la nostra attività quotidiana, quindi di fatto la senologia per la prevenzione della patologia della mammella. Prevenzione soprattutto di tipo primario di cui anche andremo a parlare. Quando parliamo di prevenzione primaria significa di creare una consapevolezza nella popolazione rispetto a quelli che sono tutti i fattori di rischio modificabili, quali per esempio lo stile di vita, l’alimentazione, l’attività fisica che possono permettere di prevenire lo sviluppo di una neoplasia».
Una delle criticità evidenziate è proprio la scarsa percezione diffusa sull’effettiva incidenza dei comportamenti quotidiani nel ridurre il rischio oncologico: «Perché tante volte si parla di questi aspetti ma poi non si forniscono gli strumenti di fatto per determinare una consapevolezza nella popolazione in generale di come poterli mettere in atto e quindi il tipo di attività fisica, il tipo alimentazione ponendo questo tipo di indicazioni. Ci siamo resi conto che la maggior parte ha una consapevolezza per quanto riguarda i fattori di rischio – afferma ancora la dottoressa - ma solo il 20 per cento sa che invece un corretto stile di vita, un’alimentazione più ricca di fibre, acidi grassi, omega 3 e povera di carboidrati rappresenta uno strumento valido e fondamentale per la prevenzione in ambito oncologico».
Alla domanda sull’importanza dell’approccio multidisciplinare, ha evidenziato il valore della collaborazione tra figure diverse, sia in ambito assistenziale che di ricerca: «Noi lavoravamo in una chirurgia in cui è fondamentale anche per l’aspetto traslazionale di quello che vogliamo poi andare ad indagare collaborare con più figure, una multidisciplinarietà sia in ambito clinico per fornire la migliore assistenza possibile e una multidisciplinarietà nell’ambito della ricerca per ottenere i migliori risultati possibili».
L’evento “Il goal della vita”, che si terra il 12 giugno a Roma, è organizzato da MIDA Academy con il supporto di IURIS – Vittime del Dovere, della Polizia di Stato, dell’Università Marconi insieme ai maggiori esponenti della medicina romana. L’evento si avvale della preziosa collaborazione del network LaC e LaCapitale, media partner in prima linea per la promozione sociale e sanitaria.