La Procura di Catanzaro ha disposto nuovi accertamenti tecnici irripetibili nell’ambito dell’inchiesta che mira a far luce sulla morte del piccolo Marco Antonio Pullano avvenuta il 22 agosto scorso a Catanzaro. Il bimbo di 17 mesi è deceduto dopo essere stato colpito da un furgone in manovra nel rione Janò. Sono al momento tre le persone iscritte sul registro degli indagati.

Nella giornata di ieri la polizia scientifica è tornata nella sede del deposito giudiziario, dove si trova il furgone posto sotto sequestro, per eseguire ulteriori accertamenti tecnici finalizzati alla raccolta di materiale e tracce biologiche. Le attività, durate oltre due ore, si sono svolte sotto il coordinamento del pm titolare del fascicolo d’indagine, Silvia Peru, e alla presenza del perito di parte nominato dalla famiglia, Fausto Carelli.

«La Procura della Repubblica sta svolgendo un lavoro attento e scrupoloso. La presenza del pm agli esami di ieri è indice della grande attenzione con cui si stanno conducendo le indagini su questa dolorosa vicenda» spiega in una nota ufficiale, Anselmo Vaccaro, consulente dello studio professionale Gesigroup e portavoce della famiglia Pullano. «Confidiamo pienamente nel lavoro attento che sta portando avanti la magistratura per fare luce su questa triste vicenda» ha concluso».