Tra le carte della chiusura indagini consegnata dalla procura di Crotone, non c’è solo il caso del Borgo della Musica Rock, che doveva essere dedicato al cantante degli Aerosmith, Steven Tyler, e che è finito con una diffida (da parte della rockstar) e un’inchiesta dei carabinieri della Compagnia di Petilia Policastro e della Stazione di Cotronei. Senza saperlo il cantante di fama internazionale, originario proprio del paesino del crotonese, ha dato la stura a più di uno spunto investigativo. Tolto l’affaire del Borgo attrattore di visitatori, costato un finanziamento da un milione e 300mila euro, restano altri fatti che coinvolgono l’amministrazione comunale di Cotronei e che vanno dal falso alla truffa e fino alla corruzione elettorale, alla tentata concussione e tentata violenza privata e alle minacce a un pubblico ufficiale.

L’Ecomuseo e i pochi servizi da parte della Contatto Comunicazione

Nella chiusura indagini, notificata ieri dalla Procura di Crotone, guidata da Domenico Guarascio, spuntano anche reati di falso e truffa contestati ad Antonio Urso, responsabile del V settore "Opere Pubbliche" del Comune di Cotronei nonché Rup del progetto per la realizzazione dell’Ecomuseo dell’Idroelettrico Silano e a Viviana Rizzo, rappresentante legale pro tempore della società Contatto Comunicazione srl che per l’Ecomuseo avrebbe dovuto creare i cosiddetti “servizi immateriali” ovvero il logo, uno studio di realizzazione e progettazione grafica, uno slogan pubblicitario, una piattaforma web, gestire il social media marketing, creare un QR Code, realizzare video pubblicitari e sei mappe grafiche.

Tuttavia, sostiene l’accusa, solo una minima parte di questi obblighi contrattuali sarebbero stati realizzati. Il tutto sarebbe avvenuto con il concorso di Antonio Urso, il quale avrebbe attestato falsamente la regolare esecuzione dei lavori in quattro determine di pagamento versate tra febbraio e novembre 2021.
Da parte sua Rizzo avrebbe emesso delle fatture di pagamenti per opere realizzate solo in minima parte mentre Urso non avrebbe mai controllato che i lavori assegnati venissero eseguiti. Lavori, stando alle determine, costati al Comune oltre 90mila euro.

Vessazioni ai cittadini

Ad Antonio Urso viene anche contestato il reato di tentata concussione ai danni di una donna che vantava un credito di oltre 17mila euro nei confronti del Comune di Cotronei. Urso avrebbe tentato di costringerla a ritirare l’atto di pignoramento presso terzi promosso dalla donna nei confronti del Comune presentandosi nell’attività commerciale della stessa, a settembre 2019, per prendere le misure del locale. Alla richiesta di spiegazioni da parte della commerciante avrebbe risposto: «Chiedi al tuo avvocato le motivazioni per il quale sto prendendo le misure, che adesso ti faccio l’atto e ti faccio chiudere…».

Non solo. Antonio Urso e Antonio Scavelli, istruttore tecnico dell’Area urbanistica, sono accusati di tentata induzione indebita a dare o ricevere utilità perché, abusando dei propri ruoli, avrebbero cercato di costringere due cittadini (a loro volta debitori di una somma di 30mila col Comune) a evitare di ottenere la liquidazione, da parte del Comune, di una somma di denaro riconosciuta loro dal Tribunale. L’uomo sarebbe stato minacciato che la sua azienda non avrebbe più lavorato con il Comune di Cotronei. Alla donna sarebbe stato proposto di ottenere il pagamento di quanto stabilito dal Tribunale attraverso la previa emissione di una falsa fattura.

La corruzione elettorale

In questa vicenda è spuntata fuori anche la contestazione di una presunta corruzione elettorale che coinvolge l’attuale sindaco Antonio Ammirati, Pier Luigi Benincasa (vicesindaco), Antonio Bevilacqua (assessore), Francesco Greco, Rosa Toscano (assessore), Elisabetta Fragale (assessore), Giuseppe Scarpino (consigliere comunale), Massimiliano Loria, Mafalda Astorino.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, gli indagati avrebbero promesso una serie di benefici ai coniugi Massimiliano Loria e Mafalda Astorino in cambio del loro voto e di quello di circa 80 persone, tutte in accordo con questi ultimi, per la lista “Cotronei 20 30”. A Loria e Astorino era stato promesso che l’organizzazione di due eventi natalizi patrocinati dal Comune sarebbero stati assegnati all’associazione di cui è titolare Astorino

Ai due coniugi veniva poi chiesto di sostenere una candidata donna e, tra gli uomini uno tra Pier Luigi Benincasa e Antonio Bevilacqua. Il tutto sempre in cambio della promessa di gestire i due eventi natalizi e altri che sarebbero seguiti.

I pagamenti per gli eventi di Natale

Un mese dopo le elezioni di ottobre 2021, Massimiliano Loria e Mafalda Astorino incontrano il sindaco Ammirati e Benincasa, Bevilacqua, Toscano, Fragale e Scarpino per concordare l’organizzazione dell’evento natalizio. Scarpino propone di coinvolgere un’altra associazione. Alla fine i coniugi concordano col sindaco che l’evento “Il villaggio di Natale” sarebbe stato materialmente realizzato dall’associazione di Astorino e formalmente assegnato all’altra associazione. Il denaro pattuito come corrispettivo per l’evento (10mila euro) sarebbero stato consegnato da Ammirati a Loria. Altre 10mila euro sarebbero state riconosciute all’altra associazione che poi le avrebbe a sua volta riconosciute ai coniugi Loria.
La prima consegna, annotano i carabinieri, sarebbe in effetti avvenuta a dicembre all’interno di un bar di Cotronei dove il sindaco si era recato con altre due persone per incontrare Loria.
Mentre le altre 10mila euro, sostiene l’accusa, sarebbero state consegnate ad aprile in due tranche: una parte in contanti portata da Giuseppe Scarpino e una mandata tramite bonifico.

L’estorsione per la fornitura dei libri scolastici

Inoltrandosi nell’indagine gli inquirenti hanno scoperto che Massimiliano Loria, titolare di una ditta individuale che per 15 anni aveva avuto l’affidamento della fornitura dei libri per le scuole primarie di Cotronei, aveva scoperto, ad agosto scorso, che l’affidamento era andato a un altro commerciante. Loria non avrebbe reagito bene, rivoltandosi contro il pover’uomo con parole pesanti: «Bastardo, non ti dovevi mettere contro di me, ti ammazzo, ti taglio la testa», tanto da indurlo a rinunciare all’affidamento.

La tentata violenza privata e la minaccia a un pubblico ufficiale

Inoltre, Loria e la moglie Astorino si sarebbero rivolti al sindaco Ammirati, al vicesindaco Benincasa e agli assessori Fragale e Bevilacqua per costringerli a togliere l’affidamento al concorrente e assegnarlo alla loro ditta individuale, arrivando fino all’abitazione del sindaco «al fine di aggredirlo» ma non riuscendo perché il primo cittadino non era in casa.

Questa tentata violenza privata non è l’unico reato aggressivo contestato a Loria il quale è anche accusato di violenza o minaccia a un pubblico ufficiale, nello specifico contro il funzionario Scavelli, reo anche lui di non aver affidato la fornitura dei libri alla ditta di Loria. Massimiliano Loria avrebbe urlato contro Scavelli, avrebbe cercato di schiaffeggiarlo e gli avrebbe inviato un messaggio dal tono minaccioso invitandolo anche a girarlo al comandante della Stazione dei carabinieri di Cotronei «sa chi sei tu… e sa chi sono io, io sono una persona per bene, riguardo a te ho i miei dubbi».