Il caso

Lo strano bando dell’Asp di Cosenza sulla mobilità per gli infermieri che lavorano in altre regioni

Su mandato di Azienda zero pubblicato l’avviso per reclutare 34 operatori da distribuire nelle varie Asp. In tanti aspettavano questa occasione per tentare di tornare in Calabria. Ma ora c'è chi dubita della trasparenza: saranno assegnati massimo 30 punti per i titoli, ben 40 per il colloquio orale

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di Massimo Clausi
14 novembre 2023
18:51

Sta suscitando un certo clamore l’avviso pubblicato dall’Asp di Cosenza e relativo alla mobilità degli infermieri. Un bando molto atteso, soprattutto da chi è costretto a lavorare fuori regione me che oggi avverte il rischio di venire beffato. Ma procediamo con ordine.

Come noto Azienda zero ha delegato all’azienda sanitaria cosentina al reclutamento del personale da adibire all’area emergenza-urgenza extraospedaliera.


Per reclutare queste figure professionali in prima battuta l’Asp di Cosenza ha chiesto al Gom di Reggio Calabria di poter utilizzare la graduatoria di un vecchio concorso bandito dal nosocomio per il reclutamento di infermieri. Ma la graduatoria alla fine non si è mostrata abbastanza capiente da coprire tutti i posti vacanti. Da qui l’idea dell’Asp di attivare una procedura di mobilità extraregionale per reclutare 4 infermieri per l’Asp Reggio Calabria, 10 per quella di Cosenza, 12 per Catanzaro, 4  per Vibo Valentia e 4  per Crotone. In totale stiamo parlando di 34 figure.

In pratica chiunque abbia un contratto di lavoro a tempo indeterminato e abbia terminato il periodo di prova può presentare domanda per ottenere il trasferimento in Calabria. Un bando, dicevamo, che in molti aspettavano da tempo. Come si può immaginare per chi è costretto ai costi enormi di residenza in altre regioni pur continuando a pagare mutui e imposte in Calabria, alle famiglie divise, agli anziani e i figli minori lasciati a casa.

Eppure il bando ha lasciato in molti con l’amaro in bocca per i punteggi che vengono previsti nell’avviso. Il bando prevede infatti un punteggio massimo di 30 punti per i titoli e ben 40 per il colloquio orale. Un meccanismo che secondo alcuni potrebbe lasciare spazio all’arbitrarietà della commissione giudicatrice visto la sproporzione fra titoli e colloquio orale.  Nel dettaglio per quanto riguarda i titoli quelli relativi alla  carriera valgono massimo 10 punti,  titoli accademici massimo 5, pubblicazioni e titoli scientifici 5, curriculum massimo 10 punti.

Chi ha quindi un curriculum di tutto rispetto potrebbe essere superato in graduatoria da chi svolge un buon orale. Fra l’altro gli interessati devono indicare l’Asp presso cui vogliono trasferirsi ed è possibile fare una sola scelta che diventa vincolante. Sarà data priorità, a parità di punteggio in graduatoria, alle richieste avanzate per gravi e documentate esigenze di salute, per ricongiungimento del coniuge o figli minori affidatari o per esigenze connesse all’assistenza ai figli minori o inabili e ai genitori.

Insomma c’è chi sente puzza di bruciato dietro questo bando. Ma sono certamente i soliti maliziosi visto che il sindacato di categoria, molto attivo solitamente nel dibattito pubblico, invece non ha detto una sola parola su questo avviso. Segno che, secondo i rappresentanti di categoria degli infermieri, il pericolo di cui parlavamo prima semplicemente non esiste. Allora è meglio concentrarsi su quanto previsto dal bando ovvero che qualora il candidato utilmente collocato in graduatoria e convocato per la sottoscrizione del contratto non dovesse essere disponibile a prendere servizio entro 45 gg. l’Azienda si riserva la facoltà di non procedere all’assunzione e si procederà allo scorrimento della graduatoria. La graduatoria potrà essere utilizzata solo per la copertura dei posti previsti dal presente avviso.

Giornalista
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